Una campagna informativa della cgil lombardia verso le lavoratrici e i lavoratori dei call center.



COMUNICATO STAMPA

UNA CAMPAGNA INFORMATIVA DELLA CGIL LOMBARDIA VERSO LE LAVORATRICI E I LAVORATORI DEI CALL CENTER.

“Hai un contratto di collaborazione oppure lavori in un call center? Ora è possibile trasformare il tuo contratto di collaborazione in contratto di lavoro subordinato e ottenere i diritti dei lavoratori dipendenti.” Questo è il messaggio che la Cgil Lombardia, con una campagna informativa specifica, sta rivolgendo alle lavoratrici e ai lavoratori del comparto dei call center, che nella nostra regione sono occupati in oltre 700 aziende e che in Italia, dai 90mila circa che erano nel 2000, sono passati a circa 200-250mila.
Il Ministro del Lavoro Cesare Damiano con la circolare n. 17 del 14 giugno 2006 dava precise istruzioni, con specifico riferimento ai call center, agli organismi ispettivi al fine di limitare l’uso dei contratti a progetto e delle collaborazioni coordinate e continuative alle sole prestazioni genuinamente autonome.
Il 4 ottobre 2006 veniva sottoscritto un avviso comune tra Confindustria e Cgil Cisl Uil, alla presenza del ministro del Lavoro, per la corretta applicazione delle istruzioni fornite con la circolare di giugno, applicabile a tutte le aziende operanti nei settori call e contact center e telemarketing, ovunque localizzate.

La legge finanziaria contiene misure che consentono di trasformare il contratto di lavoro a progetto in lavoro subordinato, mediante accordi sindacali e con il consenso dei lavoratori e delle lavoratrici e ripartisce il costo delle operazioni di trasformazione di questi contratti in lavoro subordinato, in parte a carico delle imprese e in parte a carico del Governo.
Gli accordi sindacali, per avere la copertura delle misure contenute nella Finanziaria, andranno sottoscritti entro il 30 aprile prossimo.

La Cgil, che intende promuovere assemblee nel maggior numero di call center, in molti casi piccoli, sconosciuti e distribuiti nel territorio, considera molto importante che i lavoratori siano informati di questa opportunità e prendano contatto con il Sindacato. Per questo ha dato vita ad una campagna di informazione diffusa, per consentire nel maggior numero possibile di call center la stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori precari.
La campagna prevede l’uso di promocard, volantini, manifesti, passaggi informativi nelle radio, inserzioni sulla stampa nazionale e locale, e ha l’obiettivo di raggiungere i lavoratori interessati e invitarli a rivolgersi alla sede sindacale più vicina.


Sesto San Giovanni 5 febbraio 2007
















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