Casa di riposo di via gleno: due nuovi presidi contro l’esternalizzazione di un reparto






FP-CGIL FPS-CISL UIL-FPL

BERGAMO


COMUNICATO STAMPA




CASA DI RIPOSO DI VIA GLENO:

DUE NUOVI PRESIDI

CONTRO L’ESTERNALIZZAZIONE DI UN REPARTO



Bergamo, venerdì 12 gennaio 2007



Contrari all’esternalizzazione di un reparto della Casa di Riposo di via Gleno, i sindacati di categoria della Funzione Pubblica di CGIL, CISL e UIL insieme alla RSU hanno organizzato due presidi per la prossima settimana: il primo è in programma lunedì 15 gennaio dalle ore 14.30 alle 17.30 davanti alla Casa di Riposo in via Gleno, in occasione della seduta del Consiglio di Amministrazione che discuterà del progetto di esternalizzazione; il secondo si terrà martedì 16 gennaio, dalle ore 17.30 davanti al palazzo del Comune di Bergamo, in occasione del Consiglio Comunale, con lo scopo di incontrare il sindaco Bruni e l’assessore alle Politiche sociali e ai Servizi alla persona Elena Carnevali.



Malgrado lo stato di agitazione avviato dai lavoratori della Casa di Riposo, che sono nella necessità di ricostruire un rapporto con la Direzione, il Direttore generale Lazzarini ha sottoscritto un accordo di gestione e riorganizzazione del personale delle cucine e del guardaroba con la società Sodexho s.p.a. senza avvisare e aprire un confronto con la RSU e con le organizzazioni sindacali.



Da settembre erano in corso trattative tra le categorie della Funzione Pubblica di CGIL, CISL e UIL, RSU e Fondazione Santa Maria Ausiliatrice su tre punti:

-la gestione dei servizi alberghieri (cucina, guardaroba, … già affidati alla Sodexho s.p.a.);

-la mancata erogazione di una parte del salario accessorio (cioè l’integrazione della parte economica riguardante produttività e progressioni economiche);

-voci di esternalizzazione di un reparto.



CGIL, CISL e UIL insieme alla RSU avevano predisposto un testo unitario in cui si esprimeva:

-la volontà di una gestione diretta da parte della Fondazione dei servizi di assistenza agli anziani (con una de-esternalizzazione, in compatibilità alle risorse economiche, di alcune funzioni in precedenza esternalizzate);

-la richiesta di stabilizzazione lavorativa per i dipendenti che più a lungo avevano avuto un contratto a tempo determinato;

-il mantenimento del “comando” per il personale già “comandato”;

risorse economiche per l’erogazione, anche graduale, di parte del salario accessorio.

La controproposta della Fondazione, arrivata a metà ottobre, era stata dichiarata “inaccettabile” dai sindacati.



Dopo la presentazione del nuovo progetto riguardante la casa di riposo, i lavoratori hanno aperto un periodo di agitazione.

Il 21 dicembre scorso, dopo pressanti inviti ad un incontro da parte dei sindacati, CGIL, CISL e UIL con la RSU sono tornati al tavolo delle trattative con la Fondazione Santa Maria Ausiliatrice.

In quell’occasione, i sindacati hanno appreso che le voci di esternalizzazione di un reparto erano più che fondate: l’operazione sarebbe prevista per il marzo prossimo.



“I contenuti della proposta della Fondazione “ commentano i sindacati, “sono irricevibili: noi siamo contrari che una Fondazione dia la gestione dell’assistenza degli anziani a qualcun altro. La proposta, poi, è inaccettabile anche in termini di rispetto delle relazioni sindacali”.



Sono 330 i lavoratori che dipendono direttamente dalla Casa di Riposo di via Gleno, a cui vanno aggiunti una trentina di soci di cooperativa e i dipendenti di Sodexho s.p.a., circa una cinquantina, per un totale di oltre 400 persone).





Grazie per l’attenzione. Buon pomeriggio.

Francesca Ghirardelli





Ufficio Comunicazione CGIL Bergamo

Francesca Ghirardelli Cell. 339.4633420

francesca.ghirardelli@cgil.lombardia.it




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