Oltre 30000 con i sindacati lombardi in piazza a milano contro formigoni


OLTRE 30000 CON I SINDACATI LOMBARDI IN PIAZZA A MILANO CONTRO FORMIGONI



Erano oltre 30000 i lavoratori e le lavoratrici, i pensionati e le pensionate che hanno partecipato stamattina alla manifestazione indetta da CGIL CISL UIL della Lombardia per protestare contro le politiche sociali della Giunta Formigoni. “Scelte sbagliate e confronti negati” era lo slogan. La richiesta avanzata dai sindacati è quella di un confronto con la Giunta in particolare su tre argomenti: casa, lavoro precario e sanita', a partire dai ticket che sono i piu' alti d'Italia.
Il corteo, partito alle 9.30 da piazzale Lagosta, ha raggiunto la sede della Regione in piazza Duca D'Aosta, dove sul palco si e' svolto il comizio finale, con gli interventi di Roberto Benaglia segretario della Fim Cisl, Giovanni Tevisio, segretario dei pensionati della Uil e Susanna Camusso, Segretario generale della Cgil lombarda che ha parlato a nome dei tre sindacati confederali.

I sindacati chiedevano un tavolo di confronto, inesistente da oltre tre anni, sui temi più urgenti che riguardano prima di tutto la sanita' regionale (per fermare la privatizzazione del sistema sanitario regionale, contro l’iniqua politica dei ticket, per l’istituzione del fondo per la non autosufficienza e una nuova politica per le case di riposo). ''La Giunta, senza alcuna discussione, aumenta i ticket sanitari, aggravando le decisioni del Governo, non interviene per contenere
l'aumento delle tariffe nelle case di riposo, avanza proposte ambigue
sull'Emergenza-urgenza che deve restare pubblica e propone una riforma
della rete dei servizi sociali che rende piu' faticoso l'accesso alle
persone piu' fragili'' ha detto Susanna Camusso concludendo gli interventi dal palco.

Roberto Benaglia ha sottolineato: ''se Formigoni tiene davvero alle famiglie lombarde, opti per un'azione condivisa in materia di lavoro, famiglia, sanita'. Non si puo' rifiutare di riconoscerci il nostro ruolo di interlocutori e rappresentanti dei bisogni sociali''.
''Caro Roberto Formigoni, se non ascolta noi - ha detto Tevisio - non sentira' la voce della Lombardia''. In assenza di riscontri da parte dei vertici regionali, - hanno concluso i sindacati confederali lombardi - "siamo pronti anche allo sciopero generale regionale".



Sesto San Giovanni 12 aprile 2007

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