Casa: i dati e le proposte della cgil lombardia in un convegno


COMUNICATO STAMPA



CASA: I DATI E LE PROPOSTE DELLA CGIL LOMBARDIA IN UN CONVEGNO



Un convegno dal titolo " la casa, una risorsa per lo sviluppo, una risposta all’emergenza sociale" si è tenuto oggi, su iniziativa della Cgil Lombardia presso la Fondazione Memoria della Deportazione in Via Dogana 3, a Milano.

Al convegno sono intervenuti: Gaetano La Manna della CGIL Nazionale, Lucia Salvato Assessore ai Servizi alla Persona e alle Politiche Sociali Comune di San Giuliano Mil/se, Adriano Papa Coordinatore Regionale Sunia, Luciano Cecchi Presidente Federcasa Nazionale, Roberto Ravera, Segretario FILLEA Lombardia, Domenico Bonometti, Segretario SPI Lombardia, Gloria Baraldi, Segretaria FP Lombardia, Roberto Mangiavacchi, Coordinatore Commissione Edilizia e Territorio Ance Lombardia, Il Direttore generale dell’Assessorato Casa e Opere Pubbliche della Regione Lombardia Dott. Franco Finato.



Il numero totale delle case popolari (quelle dell’Aler più quelle dei comuni) in Lombardia è di 120mila. Il numero delle domande giacenti nella graduatoria dei bandi è di 50mila. Per contro, le richieste di sfratto, solo a Milano sono circa 15mila e gli sfratti andati a sentenza (quelli riconducibili al decreto sfratti) sono oltre 400 (il dato più rilevante sul piano nazionale). Solo questi dati danno il senso di un'evidente emergenza sociale per quanto riguarda il problema della casa.

La posizione della Cgil Lombardia su questa questione rilevantissima per l'esistenza di milioni di cittadini e di lavoratori, e' stata illustrata da Franco Giuffrida, della Segreteria, che ha sottolineato come questo problema sia parte del disagio sociale particolarmente diffuso nelle grandi aree urbane. Nel rivendicare una forte inversione di tendenza sulle politiche abitative, ha ricordato che in italia si investe sulla casa lo 0,6% del Pil contro il 2% dell'Europa, e che l'ultimo vero piano di alloggi popolari risale agli anni '60 e '70. Occorre - ha detto Giuffrida - riqualificare le aree per finalizzarle ad edilizia pubblica e popolare. Il decreto governativo n. 159 del 1/10/2007 e la Finanziaria 2008 producono, secondo il giudizio della Cgil - cambiamenti consistenti sul piano degli interventi infrastrutturali, fiscali e di aiuto alle fasce più deboli. A ciò non corrisponde un analogo impegno da parte della Regione, alla quale Cgil Cisl Uil, con la piattaforma regionale e con le mobilitazioni che l'hanno sostenuta, chiedono da tempo di affrontare, accanto ai problemi della non autosufficienza, l'esigenza di stanziamenti (si parla di 1 miliardo) per la costruzione di case di edilizia residenziale pubblica.

Ora, con il nuovo Pdl sui canoni di locazione e valorizzazione del patrimonio ERP si compiono scelte che la Cgil non condivide.

Chiediamo, ha detto Giuffrida, di modificarlo nel senso di: a) un maggiore equilibrio nella struttura dei canoni e dei costi di spese e servizi. b) maggiori risorse per valorizzare l'attuale patrimonio alloggiativo. c) perseguire tutte le forme di abusivismo. d) realizzare la riforma Aler. e) introdurre una contrattazione territoriale.





Inoltre la Cgil chiede che si vari la riforma degli estimi catastali per superare le ingiustizie dell'attuale sistema, e che sull'emergenza casa vi sia un impegno serio di tutti i livelli istituzionali, dei rappresentanti imprenditoriali e delle parti sociali, per dare risposte adeguate alle problematiche esistenziali ed abitative soprattutto di giovani, anziani ed immigrati". Su queste questioni si e' soffermato nel suo intervento anche Adriano Papa, coordinatore regionale del Sunia, che ha sottolineato come "i più gravi problemi di natura abitativa riguardino l'edilizia privata, anche per il fatto che l'80% delle famiglie che sono in locazione vivono in un appartamento privato. Questo significa che nella gestione delle proposte formulate su maggiori investimenti, una parte consistente va indirizzata al settore privato. Papa ha sottolineato la necessità di arrivare al contratto unico di locazione nazionale, con i canoni concordati a livello territoriale. Inoltre, tra i vari aspetti di natura emergenziale che riguardano il pianeta casa, ha detto, vi e' oggi quello dell'esplosione di un mix sociale presente soprattutto nei condomini popolari, con la convivenza tra famiglie "storiche", immigrati, situazioni di "criticità sociale" che rende non più procrastinabile una politica sociale fatta di accompagnamento delle famiglie "a rischio" e di mediazione culturale".



Sesto San Giovanni 16 ottobre 2007




















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