Comunicato cgil cisl uil lombardia sul rinnovo dei permessi di soggiorno



COMUNICATO CGIL CISL UIL LOMBARDIA

La convenzione tra Poste e Ministero dell’Interno per il rinnovo dei permessi di soggiorno, scelta fatta dal precedente Ministro dell’Interno, sta avendo ripercussioni negative sulle tempistiche di rinnovo ed ha inasprito le disfunzioni burocratiche, con conseguenze non positive per gli immigrati e, talvolta, per i loro stessi datori di lavoro.

Una procedura che doveva semplificare le modalità per il disbrigo delle pratiche amministrative dei nuovi cittadini in realtà sta segnando un allungamento dei tempi di rilascio rispetto alle condizioni preesistenti sul territorio lombardo.

Infatti, contrariamente a quanto avveniva precedentemente, a distanza di mesi dalla presentazione della domanda, gli immigrati non riescono ad ottenere il permesso di soggiorno, strumento fondamentale per il riconoscimento della presenza regolare sul nostro territorio e per la possibilità di riavere un rapporto di lavoro in regola ed evitare che chi oggi è occupato rischi di perdere il posto di lavoro.

Peraltro, l’approssimarsi del periodo delle ferie estive rischia, come in passato, in assenza di un permesso di soggiorno valido, di complicare il viaggio di rientro nei paesi d’origine dato che il tagliando rilasciato dalle poste non consente il transito nei paesi della area Schengen e può creare possibili complicanze con le autorità di frontiera dei paesi d’origine al momento del rientro.

Gli uffici dei Patronati, primo anello della catena delle procedure per il rinnovo dei permessi, rischiano di essere il punto di sfogo del malcontento tra la popolazione immigrata che, per problemi tecnici, in particolare il Portale del sito delle Poste che è stato pressoché inaccessibile per alcune settimane, e difficoltà burocratiche, legate sia alle rigidità del “vademecum” ministeriale fornito alle Poste ed al qual esse si devono attenere, sia alle tempistiche per l’emissione del permesso di soggiorno elettronico, vedono dilatato nel tempo un diritto, che in alcuni casi rischia addirittura di venire negato.

In questa situazione assistiamo ad un continuo rimpallo di responsabilità tra Poste Italiane e Questure.

Sottolineiamo che i pesanti ritardi accumulati non sono attribuibili ai lavoratori dell’ Ente Poste che in questi mesi si sono impegnati per rispondere al meglio al nuovo servizio, attraverso il lavoro su più turni e l’inserimento di personale a termine.

Nonostante ciò persistono ancora grossi problemi sulla gestione delle procedure previste dalla convenzione e quindi debbono essere ricercate soluzioni appropriate.
CGIL CISL e UIL Lombardia ritengono necessario un confronto tra tutti i soggetti che a livello territoriale sono coinvolti nella gestione delle procedure per il rinnovo dei permessi di soggiorno.

Richiediamo, dunque, che tutte le Prefetture attivino un Tavolo tecnico permanente di confronto che coinvolga le Questure, Poste Italiane, CGIL CISL e UIL unitamente ai loro Patronati, in quanto firmatari del protocollo d’intesa ministeriale, al fine di proporre utili soluzioni alle problematiche sopra evidenziate, anche se va detto che la “plastificazione” del permesso (in capo al Ministero del Tesoro) ritarderà comunque la consegna dello stesso.

Tutto ciò per un servizio degno di un paese civile.

CGIL CISL UIL LOMBARDIA

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