Numero chiuso alla mangiagalli: eccoci di nuovo!


CGIL LOMBARDIA

Comunicato Stampa

Numero chiuso alla Mangiagalli: eccoci di nuovo!



Tutti pronti a valorizzare la sanità pubblica; e a favorire le persone più deboli

Perché la Mangiagalli ha tante richieste, per qualità del servizio, per specializzazione, perché in quell’ospedale si rivolgono le centinaia di donne immigrate che non accolte nella nostra città si difendono con il passaparola, alla ricerca di un luogo che le ospiti e permetta di seguire e concludere la gravidanza in sicurezza.

Eppure quando il direttore della Mangiagalli lancia l’idea del numero chiuso, in una città già cosi privatizzata dal punto di vista della salute, e dell’ipotetica rete, a nessuno viene in mente la replica più banale: "non si potrebbe invece ampliare il servizio?!".

Questa sarebbe la risposta di una città che tutela le sue cittadine? Di un regione che ha fatto del familismo la sua bandiera?

Ben venga la rete pubblica e la sua valorizzazione, ma essenziale è investire subito perché la Mangiagalli non debba chiudere le porte, perché si garantisca il servizio ed insieme si potenzi tutta l’attività del materno infantile.

Altrimenti cadra' nel vuoto ogni allarme sulla denatalita', di fronte ad istituzioni pubbliche che hanno deciso di non investire in questo campo per garantire alle donne servizi adeguati e soprattutto parita' di accesso alle strutture sanitarie più' avanzate e di eccellenza, attraverso il servizio sanitario nazionale e non attraverso il canale preferenziale delle visite a pagamento.
Forse gli investimenti disponibili sono stati dirottati verso le cliniche private che in Lombardia hanno il primato per interventi di parto cesareo?

Sesto San Giovanni 9 marzo 2007

Cgil lombardia

Login
Webmaster CGIL Lombardia: Via Palmanova 22 - 20132 Milano | e-mail: cgil_lombardia@cgil.lombardia.it | telefono 39 02 262541 | fax 39 02 2480944 | CGIL LOMBARDIA Codice Fiscale : 94554190150 Web Privacy Policy e Cookies