Sintesi intervento epifani a direttivo epifani: molti aspetti positivi in ipotesi accordo


SINTESI INTERVENTO EPIFANI A DIRETTIVO
EPIFANI: MOLTI ASPETTI POSITIVI IN IPOTESI ACCORDO
(U.S. Cgil nazionale) - ROma, 20 lug - Una valutazione complessiva sui contenuti dell’intesa con il governo la faremo lunedì, quando saranno stati fatti tutti gli approfondimenti: il direttivo della Cgil si esprimerà con il voto sull’ipotesi definitiva di accordo dando mandato alla firma dell’intesa che andrà sottoposta al voto dei lavoratori e dei pensionati. Ma fin da ora vanno sottolineati gli aspetti positivi ed interessati dell’ipotesi di intesa, su alcuni dei quali ci siamo già espressi più volte.
A proposito del documento sulla previdenza vorrei rilevare gli elementi che ritengo più positivi. Innanzi tutto la scelta della platea dei lavori faticosi per i quali si potrà lasciare a 57 anni e la certezza di copertura finanziaria di tale esclusione e l’intesa sulla revisione dei coefficienti di trasformazione. Non si può non rilevare l’impegno a garantire, nel rimodulare i parametri per la revisione dei coefficienti, il valore non inferiore al 60% della retribuzione, una garanzia particolarmente importante per le pensioni future dei giovani.
E’ poi importante aver salvaguardato le pensioni di vecchiaia delle donne, malgrado le fortissime pressioni che sono giunte da più parti in nome di una pretesa parità. L’aumento dell’età per le donne avrebbe comportato un risparmio molto significativo e per questo voglio sottolineare quanto sia rilevante essere riusciti a tutelare i tempi di pensionamento.
Una ulteriore passo avanti è l’aver tutelato le pensioni di anzianità al raggiungimento dei 40 anni di contributi, con il ripristino delle 4 finestre di uscita che la legge Maroni aveva ridotto.
Lo scalone di Maroni è superato con soluzioni migliorative per i lavoratori . Forse non tutte le scelte fatte rappresentano le migliori soluzioni tecnicamente possibili perché le compatibilità finanziarie hanno ristretto i margini di manovra della trattativa. Avremmo voluto, in particolare, una maggiore flessibilità all’interno delle quote definite, soglie più ampie di accesso e continueremo a impegnarci in questo senso. In ogni caso voglio sottolineare l’impegno alla verifica dei risultati ottenuti prima dell’introduzione della quota ‘97’, prevista per gennaio 2013.
Positivo è il meccanismo di copertura finanziaria della riforma, che è nel segno di un principio di equità del sistema In particolare voglio ricordare i risparmi (3,5 miliardi) che dovrebbero derivare dalla razionalizzazione della gestione degli enti previdenziali; l’obiettivo di una sostanziale parità contributiva con l’aumento delle aliquote per i parasubordinati; l’armonizzazioni dei fondi speciali ‘privilegiati’; la sospensione per un anno dell’indicizzazione delle ‘pensioni d’oro’, quelle superiori a 8 volte il minimo.
Infine, fra gli aspetti più positivi dell’accordo, devo ricordare il clima di unità con Cgil e Uil lungo tutto il percorso della trattativa, clima che dovrebbe consentirci di definire insieme le modalità per la consultazione dei lavoratori sull’accordo.


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