Alitalia 22 ottobre sciopero in lombardia. la posizione di filt e cgil lombardia


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22 OTTOBRE SCIOPERO IN LOMBARDIA. LA POSIZIONE DI FILT E CGIL LOMBARDIA



Si svolgerà lunedì 22 ottobre lo sciopero del trasporto aereo in Lombardia, indetto dai sindacati di categoria di CGIL CISL UIL, da UGL e SDL, contro il piano industriale di Alitalia. L'astensione dal lavoro si terra' dalle ore 10 alle 14, e verrà accompagnata da una fase di mobilitazione e dalla convocazione di assemblee specifiche. I sindacati sottolineano che Alitalia cancellera' almeno 150 movimenti da Malpensa, ''il 40 per cento di tutti i voli operati da Alitalia, riducendo di quasi 7 milioni/anno i passeggeri e mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro nella sola area aeroportuale, che coinvolge 370 aziende, per non parlare delle attivita' territoriali di supporto, e delle conseguenze piu' complessive sulla regione''. Al governo nazionale, alla Regione e alle istituzioni locali i sindacati chiedono ''di compiere scelte che favoriscano lo sviluppo del settore, a fronte di una domanda che, nonostante la crisi di Alitalia, si prevede in crescita. In particolare, di completare le opere di collegamento stradale e ferroviario e collegare l'aeroporto alla linea ad alta velocita' in fase di ultimazione; mantenere la missione di Malpensa come aeroporto intercontinentale del nord Italia; dotare tutto il settore di regole e tutele, a partire dagli ammortizzatori sociali, attualmente non previsti per aeroportuali, handling e indotto''.

Secondo la FILT e la CGIL Lombardia “il documento regionale “LA LOMBARDIA PER IL RILANCIO DI MALPENSA” ha confermato la volontà delle forze economiche e sociali di contrastare le decisioni assunte da Alitalia, che prevedono il dimezzamento dei suoi voli ed il conseguente svuotamento dell’hub di Malpensa.

La questione “Alitalia” e quella “Malpensa” non sono temi locali, ma attengono alle scelte del Paese.

Il rischio di fallimento della compagnia è reale, ma la scelta di uscire da Malpensa è sbagliata e chiama direttamente in causa il Governo.

Serve però che si colmino i ritardi sulle infrastrutture, innanzitutto sul collegamento ferroviario da Malpensa alla Stazione Centrale di Milano e all’alta velocità, che può realizzare un diverso network nel nord Italia dimezzando i tempi e le distanze nell’area da Torino/Bologna/Genova/Venezia verso Malpensa.

È fondamentale un’azione delle istituzioni e delle forze sociali che non ne travalichi i ruoli.

Per questa ragione abbiamo sottoscritto il documento, ma non condiviso la richiesta del Presidente della Regione di partecipare al Consiglio dei Ministri del Governo.

Più opportuna, anche rafforzata dal documento condiviso, sarebbe una forte richiesta d’incontro al Presidente del Consiglio, sia per la sua responsabilità politica ed istituzionale, sia in qualità di azionista di maggioranza di Alitalia..

Resta forte l’allarme occupazionale che riguarderà qualche migliaia di addetti a rischio licenziamento in un settore senza tutele né ammortizzatori sociali.

A sostegno di queste ragioni è stato indetto lo sciopero del 22 ottobre una protesta, in tutta la regione. La responsabilità sia del Governo che della Regione Lombardia non può però restare sulla carta”.

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