La CGIL Lombardia e la FILT Lombardia

DICONO NO

al 2° aumento delle tariffe sul trasporto pubblico locale


La Cgil e la Filt della Lombardia hanno chiesto alla Regione di:

- non applicare il secondo aumento delle tariffe, inizialmente previsto dal 1° Maggio, ora posticipato al 1° Luglio

- verificare se i tagli ai servizi urbani e soprattutto extraurbani abbiano compromesso la mobilità in particolare nelle zone più periferiche o laddove non siano presenti alternative di trasporto

- migliorare la qualità e quantità del servizio offerto come prevede il “Patto di riforma” sottoscritto nel novembre del 2008 tra Regione, Enti Locali, Aziende del TPL e delle Ferrovie, Organizzazioni Sindacali, Associazione degli utenti e dei consumatori


L’ulteriore aumento delle tariffe, sebbene legato al raggiungimento di obiettivi di qualità, graverebbe nuovamente sul reddito dei pendolari, già messo a dura prova da una crisi economica, sociale e occupazionale che sta pesando in modo differente sulle famiglie.

Nel corso della riunione del tavolo TPL, Regione Lombardia ha deciso di applicare comunque il 2° incremento delle tariffe con uno slittamento di due mesi dalla data prevista. Il provvedimento interesserà il servizio urbano e extraurbano, il servizio ferroviario, questa volta non per coprire i tagli, bensì per nuovi investimenti.

Ci rendiamo conto che gli investimenti sono una parte essenziale per migliorare la quantità e la qualità del Trasporto Pubblico Locale ma riteniamo che gli stessi non debbano gravare prioritariamente sulle tariffe. Ci chiediamo quale federalismo sia, quello sbandierato dal Governo Berlusconi, che riduce le risorse alle autonomie locali, e mette le mani nelle tasche dei cittadini. Sono proprio le Amministrazioni locali (Regione, Province, Comuni) che devono essere messe in condizione di fornire il servizio di trasporto pubblico sia per la gestione ordinaria sia per gli investimenti. Non sono indifferenti in tal senso le scelte politiche che Governo e Autonomie locali operano sui propri bilanci.

La Cgil e la Filt saranno impegnate al Tavolo regionale del TPL da qui a Luglio per valutare e verificare gli indicatori di qualità e i miglioramenti del servizio. Se tali obiettivi non saranno raggiunti torneremo di nuovo a chiedere l’annullamento dell’incremento tariffario e solleciteremo i lavoratori pendolari a condividere con noi questa richiesta.

 

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