CGIL BERGAMO

DHL E L’IPOTESI DI SPOSTAMENTO DA ORIO A MALPENSA
Marco Sala, FILT-CGIL: “Partita molto delicata, ma ancora aperta. È il momento di fare sistema”

Bergamo, martedì 25 ottobre 2011

Sull’ipotesi di spostamento del traffico merci gestito da DHL all’aeroporto di Orio al Serio, di seguito le considerazioni di Marco Sala della segreteria provinciale della FILT-CGIL di Bergamo, dal 1998 dipendente di DHL (in distacco sindacale dal 2006) e componente del network di International Transport Federation di DHL a Londra.

“Quella dello spostamento di DHL da Orio a Malpensa, purtroppo, sembra essere un’ipotesi non priva di fondamento, su cui da qualche tempo si sentono voci. Ci preoccupa molto, sia per il destino dei 450 lavoratori che direttamente dipendono dalla società, sia per quelli delle cooperative che lavorano per DHL, parlo di centinaia di lavoratori, per i quali temiamo conseguenze allarmanti. In totale, dunque, coinvolti potrebbero esserci un migliaio di persone. Perdendo DHL, perderemmo una realtà importante, lavoro di qualità ben tutelato, relazioni industriali stabili.

La partita è, perciò, molto delicata, ma siamo convinti che sia ancora aperta. Per questo, credo lo capiscano tutti i soggetti coinvolti a livello locale, è il momento di fare sistema: sappiamo che la dirigenza DHL ad Orio sta cercando di restare dentro lo scalo orobico e che Sacbo sta tentando di trattenerla, ben conscia che sia poco saggio finire con l’essere troppo dipendenti da una sola società, peraltro dalle strategie aggressive, come Ryanair. L’occupazione è importante, d’altra parte capiamo anche le istanze dei cittadini: proprio in tema ambientale, vorrei precisare che l’eventuale trasferimento di DHL fuori dalla provincia orobica non significherebbe un miglioramento dell’aria. Non si diano, perciò, false aspettative ai comitati di cittadini. Il problema ambientale non è un problema del cargo: dal 2002, contestualmente all’arrivo di Ryanair, DHL ha ridotto il numero dei suoi voli, che, peraltro, seguono la rotta verso Brescia, su una direttrice decisamente meno popolata rispetto all’altra. Ha rimodernato la propria flotta, riducendo l’inquinamento acustico. Ricordiamo, infine, che i movimenti di DHL hanno un impatto stimabile fra il 10 e il 15% del traffico di Orio e questa quota verrebbe di sicuro assorbita da altri vettori. Insomma, saremmo punto e a capo e avremmo perso posti di lavoro di qualità”.

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