E’ sconcertante la caduta di stile dell’Assessore Regionale ai Trasporti e alla mobilità Raffaele Cattaneo riscontrata in un articolo apparso sulle pagine di Milano del Corriere della Sera di giovedì 28 luglio riguardo agli aumenti tariffari del Trasporto Pubblico Locale. Da chi rappresenta una Istituzione ci si attende un linguaggio adeguato. Se l’Assessore leggesse i giornali, saprebbe che, proprio in questi giorni, la Cgil di Milano ha espresso con chiarezza la propria posizione circa la manovra sul bilancio in discussione al Comune e la ferma critica alla intenzione di aumentare il costo del biglietto del trasporto urbano.

Per quanto riguarda la Cgil Lombardia, non ci siamo mai sottratti alla discussione portando proposte e contributi di merito e criticando le decisioni regionali quando ci sono apparse sbagliate, come nel caso della Delibera di Giunta riguardante il 20% di aumento delle tariffe.

A questo proposito, facciamo notare che se il Comune di Milano, sbagliando e senza un preventivo confronto con le parti sociali, intende aumentare il costo del biglietto urbano, la Regione Lombardia ha deciso aumenti generalizzati di tutte le tipologie tariffarie.

Forse è questo che l’Assessore non sopporta: l’idea che la Cgil possa esprimere liberamente il proprio pensiero, al quale fa seguire azioni concrete di informazione e mobilitazione, com'è avvenuto il 20 luglio scorso in tutta la regione.

Forse l’Assessore pensa che tutti debbano essere asserviti al suo pensiero. Davvero curioso questo suo ruolo improprio di giudice delle decisioni altrui.

Il problema vero e' che oggi scontiamo i tanti ritardi di una riforma impostata nel 2008 col “Patto di riforma del TPL” e non ancora in vigore poichè manca tuttora una legge regionale.

Forse l’Assessore Cattaneo è rimasto privo di argomentazioni e cerca di alzare la polemica per fare fumo cogliendo ogni occasione per metterla in politica.

Per quanto ci riguarda, gli auguriamo di trascorrere un riposante periodo di ferie per affrontare, con più calma e maggiore rispetto verso gli interlocutori, la ripresa del confronto a settembre.