“STANCHI DI PAGARE PER TUTTI. CAMBIAMO LA MANOVRA INGIUSTA, DIAMO UN FUTURO AI GIOVANI”. 

LA CGIL SI PREPARA ANCHE IN LOMBARDIA ALLO SCIOPERO DEL 6 SETTEMBRE. 

DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE NINO BASEOTTO.

“Stanchi di pagare per tutti, cambiamo la manovra ingiusta, diamo un futuro ai giovani”. Questa sarà la parola d’ordine unica per tutti gli striscioni che apriranno le 14 manifestazioni previste nelle maggiori città lombarde in occasione dello sciopero generale indetto dalla Cgil per martedì 6 settembre, per dire no alle scelte del Governo, a sostegno delle proposte della Cgil su equità crescita, occupazione, risanamento dei conti e sviluppo e per affermare - con la forza e il consenso delle lavoratrici e dei lavoratori, dei giovani, delle pensionate e dei pensionati - che un’altra manovra è possibile.

Per Nino Baseotto, Segretario generale della Cgil Lombardia “ogni giorno che passa la manovra peggiora. Le ennesime modifiche decise ieri nel vertice di maggioranza – ha detto - hanno determinato un peggioramento ulteriore sul fronte delle pensioni.

Inoltre, con l’eliminazione del contributo di solidarietà, cade anche l’ultimo velo circa il segno della manovra stessa. Ora è ufficiale, a pagare debbono essere solo e sempre gli stessi: lavoratori dipendenti e pensionati. E forse non è finita, se dobbiamo stare alle notizie di dissensi e iniziative in corso nella stessa maggioranza parlamentare.

Noi proseguiamo la preparazione dello sciopero generale del 6 settembre - ha aggiunto Baseotto. Molti ci scrivono e ci telefonano per manifestare il proprio sostegno.

A quei dirigenti sindacali o di partiti politici che criticano la nostra scelta - ha concluso Baseotto - rispondo così, in tre punti:

- ogni critica è legittima; chiediamo però rispetto per coloro che liberamente sceglieranno di aderire allo sciopero della Cgil.

- A chi dice che non è il momento di scioperare voglio solo ricordare che il 7 settembre la manovra sarà approvata: mobilitarsi solo dopo sarebbe pura testimonianza.

- Sciopera solo chi vuole ridurre l’Italia come la Grecia? Chi fa affermazioni così assurde forse non si è reso conto - o finge di non rendersi conto - che l’Italia è nelle condizioni in cui si trova per responsabilità di chi l’ha governata nella crisi, e che questa manovra è ulteriormente depressiva e nociva per la ripresa della nostra nostra economia.

Ecco l’elenco delle manifestazioni che si terranno nella nostra regione:

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