Precarietà nelle imprese metalmeccaniche:fiom-cgil, fim-cisl della lombardia e l'ig metal del baden wurttemberg siglano un documento comune


COMUNICATO STAMPA


PRECARIETÀ NELLE IMPRESE METALMECCANICHE:

FIOM-CGIL, FIM-CISL DELLA LOMBARDIA E L'IG METAL DEL BADEN WURTTEMBERG SIGLANO UN DOCUMENTO COMUNE





Bergamo, venerdì 4 luglio 2008



S è concluso poco fa in provincia di Varese l’incontro tra le delegazioni sindacali regionali di FIOM-CGIL e FIM-CISL Lombardia e una delegazione del sindacato metalmeccanico e tessile IG Metal della regione del Baden Wurttenberg (Germania) organizzato sui temi della precarietà nelle imprese meccaniche.

I lavori, che si sono prolungati per due giorni, fanno parte dell’iniziativa già avviata da tempo tra il sindacato italiano e quello tedesco con l'obbiettivo di approfondire e discutere argomenti sindacali di importanza comune. All’ordine del giorno della discussione a Varese c’era la situazione italiana, con le problematiche sindacali di fronte al nuovo quadro politico. La delegazione tedesca ha, invece, illustrato le difficoltà del negoziato in corso in Germania su tema del pensionamento anticipato. Il confronto si è concluso con un documento sottoscritto dalle due delegazioni, riguardante il problema comune della precarietà del lavoro.



“La proposta sottoscritta ha l'obbiettivo di impedire o limitare il più possibile l'utilizzo del lavoro precario nelle imprese metalmeccaniche dei due paesi favorendo, invece, l'occupazione stabile” ha commentato al termine dei lavori Mirco Rota, segretario generale provinciale ed anche componente della segreteria regionale della FIOM-CGIL Lombardia, che ha partecipato all'incontro per la delegazione italiana. “Per quanto riguarda il versante tedesco, la proposta prevede l'obbiettivo di riconoscere ai lavoratori precari parità di salario per mansioni analoghe rispetto ai lavoratori con contratto stabile, il cosiddetto Equal Pay and Equal Treatment, condizione che attualmente non è prevista. Spesso nei confronti sindacali le multinazionali presenti in Italia cercano di utilizzare le condizioni di maggiore precarietà presenti in Germania per peggiorare anche in Italia il trattamento esistente. È necessario su questo tema che l'azione sindacale sia il più possibile coordinata tra i due paesi”.



Grazie per l’attenzione. Buona serata.

Francesca Ghirardelli



Login
Webmaster CGIL Lombardia: Via Palmanova 22 - 20132 Milano | e-mail: cgil_lombardia@cgil.lombardia.it | telefono 39 02 262541 | fax 39 02 2480944 | CGIL LOMBARDIA Codice Fiscale : 94554190150 Web Privacy Policy e Cookies