La solidarieta’ a benedetto xvi deve essere una libera scelta per chiunque, non puo' essere un obbligo per i dipendenti della regione lombardia
COMUNICATO STAMPA
LA SOLIDARIETA’ A BENEDETTO XVI DEVE ESSERE UNA LIBERA SCELTA PER CHIUNQUE, NON PUO' ESSERE UN OBBLIGO PER I DIPENDENTI DELLA REGIONE LOMBARDIA
La Regione Lombardia, in una nota circolata in mattinata presso la sede della Giunta e le sedi degli enti strumentali, ha invitato per mezzo delle sue strutture dirigenziali i propri dipendenti ad una manifestazione di solidarietà (tenutasi presso la "sala Gaber") verso Benedetto XVI, a seguito delle note vicende di ieri (la cosiddetta forzata rinuncia del pontefice a partecipare all'apertura del nuovo anno accademico all'Università La Sapienza di Roma).
Siamo fermamente sostenitori della dialettica democratica, e quindi fautori della libertà d'espressione, ma riteniamo inaccettabile la decisione della Regione di aver coinvolto tutti i lavoratori degli enti regionali in una iniziativa che ha carattere di schieramento.
Un'istituzione pubblica deve mantenere il suo carattere di laicità sia verso i lavoratori che operano all'interno di essa sia verso tutti i cittadini, che concorrono indistintamente a finanziarla.
Fermo restando il diritto di ogni singolo di fare le scelte che ritiene più opportune per esprimere il proprio parere, a nostro avviso, la modalità adottata dalla Regione, in questa circostanza, assume caratteristiche più o meno latenti di coercizione verso le lavoratrici e i lavoratori, facendo venire meno un presupposto della laicità, cioè la libertà individuale. Va evitato l'uso strumentale delle istituzioni per iniziative di parte.
Milano, 17 gennaio 2008