Morti sul lavoro: la segreteria della cgil lombardia con gli edili in sciopero



MORTI SUL LAVORO: LA SEGRETERIA DELLA CGIL LOMBARDIA CON GLI EDILI IN SCIOPERO


Dodici morti fra giovedì e venerdì scorsi, gli ultimi della infinita catena di morti sul lavoro in Italia.
Infortuni strazianti che hanno stroncato vite e lasciato senza consolazione i loro familiari, i compagni di lavoro, ma anche vicini di casa e conoscenti.
Questo dolore coinvolge anche noi, che ci adoperiamo ogni giorno perché gli infortuni, che non sono una fatalità, non capitino mai.
Quella lista misura la grandezza degli sforzi da fare per la vera sicurezza. Non ci basta constatare come fa Confindustria che, negli ultimi anni, gli infortuni sono diminuiti.
Conferma che sono ancora troppi i luoghi di lavoro dove non vengono rispettate le condizioni necessarie a salvare salute e vita di chi vi lavora.
E’ dovere che vengano avviate rigorose inchieste per individuare cause e responsabilità. Che la giustizia punisca i colpevoli.
E’ urgente però stringersi intorno a coloro che tutti i giorni si recano al lavoro, far sentire che la loro vita vale e che è un bene che deve avere maggiore cura e garanzie. Non può sfuggire più a nessuno che lavorare in condizioni di rischio non è una scelta libera, ma una costrizione; quella a cui non lascia scampo il clima di isolamento e di trascuratezza che si respira in tanta parte del mondo del lavoro dipendente.
Qui le responsabilità sono tante: di tutti coloro che non hanno a cuore la vita umana e vedono nelle misure di sicurezza soltanto un costo che taglia i loro profitti, e di quelli, come il Ministero del Lavoro, che affievoliscono il Testo unico per la Sicurezza, cancellano norme più rigorose che combattevano il lavoro in nero, rendono in ogni modo impossibile il lavoro dell’Ispettorato del Lavoro, e, come la Regione Lombardia e le sue ASL che tengono gli organici dei servizi per la tutela della salute nei luoghi di lavoro sempre inadeguati.
E’ soprattutto per queste vie che si può prosciugare la palude nella quale vivono superficialità, sfruttamento, e con loro sofferenze ed offese. Troppe volte fino alla morte.

Segreteria Cgil Lombardia

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