Convegno della cgil lombardia sul futuro dell’aler, il diritto alla casa, la città accogliente.



COMUNICATO STAMPA




CONVEGNO DELLA CGIL LOMBARDIA SUL FUTURO DELL’ALER, IL DIRITTO ALLA CASA, LA CITTÀ ACCOGLIENTE.

Si è svolto oggi, presso la sala ALER di Milano, in Viale Romagna 26, il convegno della Cgil Lombardia su “il futuro dell’ALER, il diritto alla casa, la città accogliente”.
Nel mese di ottobre la Giunta della Regione Lombardia ha deliberato sulla proposta di Pdl “modifiche a leggi regionali in materia di edilizia residenziale pubblica”.
Nel corso del convegno di oggi la Cgil ha criticato quel provvedimento perchè è ben lontano dal costituire la riforma – da tempo sollecitata dal sindacato – per riqualificare le ALER come principali attrici delle politiche abitative regionali. La riforma, per le sue implicazioni in materia di politiche abitative, qualità dello stato sociale e diritti dei cittadini, resta un obiettivo importante da perseguire e realizzare.
Su queste importanti materie, nell’ambito del convegno si è sviluppato un confronto ampio e approfondito fra i diversi soggetti politici, sociali e istituzionali che hanno partecipato:
Alessandro Mazzini, RSA ALER Milano che ha presieduto, Giancarlo Pelucchi, Responsabile Casa Cgil Lombardia che ha svolto la relazione introduttiva, Emilio Bianchi del CdA ALER Lombardia, Luciano Cecchi, Presidente Nazionale Federcasa, Domenico Ippolito, Direttore Generale ALER Milano, Riccardo Lovati, RSA ALER Brescia, Adriano Papa, Coordinatore Sunia Lombardia, Mauro Ponziani, Responsabile Autonomie Locali Funzione Pubblica Nazionale, Adolfo Boffi dell’Assessorato Casa Regione Lombardia
Ha concluso i lavori del convegno Oriella Savoldi, Segreteria CGIL Lombardia.



Le posizioni espresse dalla Cgil Lombardia, che ha annunciato la propria partecipazione alla manifestazione indetta per domani dai sindacati degli inquilini davanti al Pirellone, sottolineano che Il Pdl presentato è una misura debole, fatta per rispondere alle richieste emerse nel Consiglio regionale straordinario convocato per rispondere alle critiche diffuse, anche tra le forze della maggioranza, alla Legge 27, in particolare su due punti: la dimensione e la qualità degli aumenti dei canoni e la scelta, ritenuta sbagliata, di aumentare la composizione e i costi dei CdA delle ALER. Il testo proposto si limita ad un modesto intervento di razionalizzazione, con piccole correzioni normative, in parte anche condivisibili, ma non certo sufficienti al necessario rilancio del servizio abitativo. Nel presentare gli emendamenti al PdL, la Cgil Lombardia ha ribadito la richiesta contenuta nella piattaforma unitaria Cgil Cisl e Uil di risorse aggiuntive da dedicare alle politiche abitative e ad una politica di sostegno pubblico all’affitto.

E che è possibile, necessario e urgente riqualificare la gestione dell’ERP esistente, con una riforma volta a migliorare la qualità del servizio secondo criteri di economicità, efficacia ed efficienza, trasparenza di costi e ricavi, valorizzazione della funzione sociale, parità di trattamento e partecipazione dell’utenza, con il necessario coinvolgimento dei lavoratori e del sindacato nel processo di trasformazione delle ALER.

Gli emendamenti suggeriti si propongono di:

§ Di rendere più efficace il controllo di gestione, non lasciando la sua determinazione unicamente alla discrezionalità delle singole ALER.

§ Ipotizzare il coinvolgimento delle ALER – troppo trascurate dalla Governo – nell’attuazione del nuovo Piano casa.

§ Evitare che il taglio dei costi della “politica”, e la riduzione proposta dei componenti del CDA venga usata a pretesto per liquidare la rappresentanza degli Enti locali.

§ Ridurre la discrezionalità della Giunta in materia di compensi agli amministratori.

§ Istituire modalità di verifica della qualità del servizio che coinvolgano le rappresentanze dell’utenza, del sindacato confederale e degli Enti locali.



Per le nuove ALER la Cgil Lombardia auspica un ruolo non solo gestione, ma intanto di gestione corretta del patrimonio esistente. L’esempio di Milano è illuminante: la scelta di togliere all’ALER la gestione del patrimonio demaniale e di affidarlo a soggetti privati ha prodotto risultati negativi e paradossali. E ha confermato il valore delle conoscenze, delle competenze e delle sensibilità delle ALER nei rapporti con l’utenza.

La Legge 27 è sbagliata - ha detto ancora la Cgil Lombardia nel convegno di oggi - come sbagliato è il protocollo da cui origina, firmato solo da Cisl e Uil, non dalla Cgil e dai Sindacati Inquilini. La legge è stata votata, con molta leggerezza e oggi criticata con altrettanta leggerezza dalla maggioranza del Consiglio Regionale. L’Osservatorio regionale, di cui si riconosce l’utilità, deve provare a gestire in modo innovativo il tema dei costi sostenuti dalle persone e dalle famiglie, formalizzando i correttivi, ormai ampiamente condivisi sui canoni (età di costruzione, stato di manutenzione, ecc.). La Cgil intanto continua a lavorare per definire una soluzione condivisa e proporre poi soluzioni al Consiglio regionale e agli attori economici e sociali della Lombardia. Si è svolto oggi pomeriggio l’incontro in Regione con l’Assessore Scotti, nel corso del quale si sono registrate convergenze e aggiustamenti, e una nuova riunione è in programma per lunedì 17 novembre, alla quale sono invitati i sindacati degli inquilini e i confederali.



Sesto San Giovanni 12 novembre 2008





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