Dichiarazione di giacinto botti, della segreteria della cgil lombardia sul provvedimento disciplinare nei confronti di alcuni dirigenti milanesi della fiom-cgil


COMUNICATO STAMPA


DICHIARAZIONE DI GIACINTO BOTTI, DELLA SEGRETERIA DELLA CGIL LOMBARDIA SUL PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE NEI CONFRONTI DI ALCUNI DIRIGENTI MILANESI DELLA FIOM-CGIL.


Giacinto Botti, della Segreteria della CGIL Lombardia e coordinatore regionale dell’area programmatica Lavoro Società, a proposito della vicenda della decisione della Commissione di Garanzia di sospendere la Segretaria generale della Fiom di Milano e alcuni funzionari della stessa categoria ha dichiarato:

“dopo aver letto e ascoltato illazioni, teoremi e interpretazioni strumentali e distanti dai fatti, mi corre l’obbligo di chiarire la mia posizione.

In primo luogo ritengo che siamo di fronte a congetture inaccettabili secondo le quali la Commissione di Garanzia sarebbe stata piegata o utilizzata ai fini della battaglia politica.

Respingo con forza questa "teoria del complotto": mettere in discussione il prestigio e l’indipendenza della Commissione di Garanzia e dei suoi componenti, sollevare sospetti sui contenuti e sui tempi, sottoporre a pressioni politiche il loro operato, equivale a negare le fondamentali regole sulle quali si fonda la vita democratica della nostra organizzazione.

Il dispositivo emesso all’unanimità dal collegio giudicante è il risultato di un procedimento su fatti denunciati da singoli delegati - da più parti peraltro indebitamenti chiamati in causa - che correttamente si sono rivolti agliorganismi interni, al fine di veder riconosciute le proprie ragioni per fatti che non chiamano in alcun modo in causa la categoria nel suo insieme.

Trascinare la Fiom in un ipotetico quanto distruttivo scontro con la CGIL nuoce al sindacato stesso e in particolar modo ad una categoria - dalla quale peraltro provengo - storicamente importante e prestigiosa.

Il confronto politico, anche quando si fa aspro e serrato sul merito, come nel caso dell’accordo del 23 luglio e della riforma del modello contrattuale, in CGIL è garantito da regole e principi statutari riconosciuti.

Chiunque ritenga che tali regole vengano violate, può sempre ricorrere agli organismi indipendenti di giurisdizione interna (tre livelli), di cui la Commissione di Garanzia è parte, fino al ricorso al Collegio Statutario nazionale.

Questa è la ragione per la quale un organismo che equivale ad una “magistratura “ interna, non può e non deve essere sottoposto a sospetti, illazioni, veleni di sorta, pena colpire nel profondo la natura democratica e plurale e le basi di convivenza dell’organizzazione.

E’ preoccupante che su questa vicenda si sia voluto intentare una sorta di processo alla CGIL da parte di chi, all’esterno, ha esercitato forzature ed ingerenze indebite,

fino alla grave provocazione dei “gulag”, senza nemmeno avere la necessaria e opportuna conoscenza dei fatti.

Sarebbe a questo punto auspicabile che il confronto fosse riportato entro i binari della ragionevolezza e della serietà”.



Sesto San Giovanni 12 maggio 2008

Login
Webmaster CGIL Lombardia: Via Palmanova 22 - 20132 Milano | e-mail: cgil_lombardia@cgil.lombardia.it | telefono 39 02 262541 | fax 39 02 2480944 | CGIL LOMBARDIA Codice Fiscale : 94554190150 Web Privacy Policy e Cookies