Rubrica contratti
(Rubrica Contratti)
CCNL Poligrafici
RAGGIUNTA L’INTESA: AUMENTI DI 120 EURO
Si è conclusa il 4 aprile la vertenza per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori dei quotidiani e delle agenzie di stampa. L’ipotesi di accordo, che riguarda circa 7.000 lavoratori distribuiti tra le oltre cento testate di giornali quotidiani, agenzie e aziende stampatrici è stata sottoscritta tra i sindacati di categoria di CGIL CISL UIL e la Fieg (l’associazione degli Editori), “che si è fatta conoscere negli ultimi tempi per non aver rinnovato il contratto di lavoro con i giornalisti”, afferma la Slc CGIL in una nota. Il nuovo contratto, scaduto il 31 dicembre del 2007, prevede un incremento salariale, a regime, di 120 euro; 20 in più della richiesta sindacale, ottenuti attraverso un allungamento del “biennio” di 6 mesi. “L’impennata dell’inflazione nelle ultime settimane ha determinato, da un lato, la necessità di trovare una soluzione economica rispetto alla richiesta costruita sui dati inflattivi dei mesi recenti, dall’altro ha certificato ulteriormente la necessità di rivedere la struttura della contrattazione, tema sul quale è aperta una discussione tra CGIL CISL UIL e le associazioni imprenditoriali. In questo senso la Fieg ha sottoscritto un impegno con i sindacati del settore della comunicazione nel quale si manifesta la volontà condivisa di recepire, già in occasione della scadenza della parte economica fissata per il giugno del 2010, eventuali accordi interconfederali sugli assetti contrattuali che, nel frattempo, dovessero intervenire”. Altri due punti significativi dell’intesa sindacale, riguardano l’inserimento nella sfera di applicazione del contratto di quella particolare forma di giornale quotidiano che è la Free-Press e l’introduzione di una nuova figura professionale che potrebbe diventare occasione per un sensibile aumento occupazionale collegato a nuove attività commerciali consentite dalla maggior duttilità dei nuovi impianti di stampa; condizione, questa, che in un settore contrassegnato da una costante riduzione dell’occupazione fin dagli anni ’80, potrebbe rappresentare un passo importante per invertire la tendenza. Pur nella difficoltà della trattativa, che ha rischiato più di una volta di interrompersi, il sindacato ha espresso una valutazione positiva sui contenuti dell’accordo e ora si attende l’esito delle assemblee, necessario per sciogliere la riserva e sottoscrivere formalmente il nuovo contratto.
CCNL Igiene Ambientale
RAGGIUNTA L’INTESA PER IL RINNOVO
È stata raggiunta nella mattinata di sabato 5 aprile l’intesa sui rinnovi dei ccnl Federambiente e Fise/Assoambiente per il quadriennio 2007-2010. Pertanto è stato revocato lo sciopero nazionale di tutto il settore dell’igiene ambientale pubblica e privata, previsto per il 7 e l’8 aprile. Per FP CGIL FIT CISL UILTrasporti e Fiadel: “Si tratta di un risultato estremamente importante per i lavoratori del settore. Abbiamo raggiunto gli obiettivi che il sindacato unitario si era posto in termini di rivalutazione del salario, della sicurezza sul lavoro, del mantenimento del ciclo integrato dei rifiuti”. Il rinnovo economico per ambedue i bienni (2007-2008 e 2009-2010) si consolida con un beneficio a regime sul terzo livello A di 206 euro pro-capite e con un arretrato per il 2007–2008 di 920 euro. Inoltre, sul versante economico sono state consolidate per 14 mensilità le vecchie indennità di mansione (Fise) del secondo, terzo e quarto livello e sono state anche introdotte due nuove indennità giornaliere per la figura del monoperatore collocato al terzo livello. Tra i punti qualificanti: la riduzione da 6 a 5 anni richiesti per il passaggio dalla posizione B a quella A previsto dalla classificazione; la regolamentazione delle esternalizzazioni con le determinanti clausole a mantenere l’unità del ciclo integrato dei rifiuti e l’unicità contrattuale; la riduzione di trenta minuti dell’orario di lavoro per i lavoratori delle aziende private con la totale perequazione dell’orario settimanale tra il settore privato e quello pubblico; la regolazione dei sistemi degli orari che migliorano le previsioni legislative del decreto 66/03 e garantiscono maggiore sicurezza e certezza delle pause e dei tempi di riposo dei lavoratori; un rafforzamento delle norme sul versante della salute e sicurezza sul lavoro.
CCNL Tessile
IL PUNTO SULLA TRATTATIVA
Il confronto per il rinnovo del Ccnl Tessile Abbigliamento è entrato nel vivo. Alla fine di marzo si sono tenute le sessione tecniche e plenarie, dove si sono cominciati a vedere gli esiti del lavoro preparatorio dei mesi scorsi. Il clima è buono, spiegano i sindacati, ma adesso bisogna puntare a chiudere.
CCNL Edili
ROTTURA CON ANCE IMPEDISCE LA FIRMA
Rottura al tavolo per il rinnovo del contratto nazionale di 1.250.000 lavoratori edili. Dopo svariati incontri, i sindacati delle costruzioni Feneal UIL Filca CISL Fillea CGIL, hanno preso atto dell’impossibilità di raggiungere un’intesa con la delegazione dell’Ance che continua a sostenere posizioni di chiusura su punti importanti della piattaforma quali la prestazione economica di malattia, ancora oggi oggetto di carenza per i primi tre giorni, la regolamentazione del part-time e le parti economiche salariali richieste: 105 euro al 3° livello, e la loro distribuzione nel primo biennio di durata contrattuale.
“L’Ance continua a mantenere forti pregiudiziali sul riconoscimento di importanti diritti, quali il superamento della carenza malattia. E’ quanto dichiarano LE TRE Organizzazioni Sindacali di categoria. Tale ingiustizia si trascina ormai da anni, unico caso tra i contratti dell’industria e la posizione dei costruttori non si spiega, se non con una pregiudiziale inaccettabile per la dignità dei lavoratori, dato che in molte parti d’Italia già la contrattazione di secondo livello ha offerto un quadro di soluzioni articolate territorialmente. Così come non sono accettabili - per i sindacati - i tentativi di introdurre nuovi regimi di flessibilità del lavoro nei cantieri, già caratterizzati da pesanti processi di destrutturazione della manodopera, nel momento in cui lo stesso contratto tenta di porre rimedio all’uso dilagante e strumentale che si è fatto del part-time, in un settore dove tale forma di lavoro operaio è del tutto impropria e che di fatto costituisce un modo per aggirare i processi di regolarizzazione sollecitati dalle nuove norme introdotte dal Governo per combattere il lavoro nero e irregolare e favorire la sicurezza sul lavoro. “Mancano, inoltre, nel confronto negoziale - concludono i tre sindacati - risposte conclusive e soddisfacenti sulla parte economica della piattaforma, a partire dalla richiesta di aumento salariale, quantificata in 105 euro e della loro distribuzione nel primo biennio di durata contrattuale.”
La rottura consumata nell’ultimo incontro smentisce di fatto le intenzioni inizialmente dichiarate dell’Ance di procedere ad una rapida chiusura della trattativa e apre un nuovo scenario, caratterizzato da nuove iniziative di mobilitazione dei lavoratori.
Per queste ragioni, le segreterie Filca CISL Feneal UIL Fillea CGIL hanno indetto uno
sciopero generale di 8 ore giovedì 24 aprile dei lavoratori edili con presidii sotto le sedi delle associazioni imprenditoriali, preceduti da assemblee che coinvolgeranno massicciamente la categoria e l’opinione pubblica.