Contratti, rinnovi e lotte. raggiunta l'ipotesi di accordo per i metalmeccanici


Siamo nel pieno di una stagione intensa: sono circa 6 milioni i lavoratori italiani in attesa del rinnovo del contratto, e nei prossimi giorni ripartiranno le trattative per statali, lavoratori del commercio, dipendenti delle ferrovie, giornalisti, personale di alcuni settori dell'energia e delle manifatture.
Mancano all'appello alcuni contratti del settore privato e quelli dei settori pubblici, della sanità e degli enti locali. Si terrà lunedì 28 gennaio la “giornata di mobilitazione degli addetti del comparto Regioni enti locali”. A proclamare la protesta sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, con lo slogan “Contratto subito”. I sindacati chiedono di “tutelare il potere di acquisto delle retribuzioni”, in particolare rivendicando “i 101 euro di beneficio contrattuale in coerenza con gli altri comparti pubblici”.
Il 15 gennaio il settore del terziario, della distribuzione e dei servizi ha ripreso la trattativa il rinnovo del Contratto Nazionale che coinvolge circa 2 milioni di lavoratori. Il confronto, dopo una breve discussione di merito, è stato aggiornato al 21 e 22 gennaio. In questa occasione, su richiesta delle Organizzazioni Sindacali, Confcommercio affronterà il merito della piattaforma rivendicativa presentando le proprie proposte.
Si è svolto il 9 gennaio tra i sindacati delle costruzioni Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil e l’Associazione Nazionale Costruttori Edili il secondo incontro per il rinnovo del Contratto Nazionale dell’Edilizia Industria. Il contratto, scaduto lo scorso 31 dicembre, interessa in Italia 1.250.000 lavoratori dipendenti e 400.000 imprese.
La piattaforma elaborata dai sindacati oltre ad una richiesta di incremento salariale di 105 euro al terzo livello, contiene importanti argomenti per il miglioramento e la qualificazione del settore, primo fra tutti la qualità del lavoro, che coinvolge i temi della strutturazione dell’impresa, della sicurezza e del riconoscimento delle professionalità.
Al centro delle richieste del sindacato c’è il rilancio del sistema formativo a la salvaguardia della qualità professionale e di un’occupazione stabile; la definizione del cantiere come unica unità produttiva, aumentando l’importanza del ruolo dei rappresentanti sindacali e degli RLS e riaffermando la dignità del lavoro edile come incentivo alla permanenza nel settore.

Primi e importanti risultati sui temi dello sviluppo sostenibile, della responsabilità d’Impresa della formazione e della crescita professionale, della tutela della salute dei lavoratori e di quella ambientale si sono ottenuti per quanto riguarda il negoziato per il rinnovo del contratto nazionale del comparto del Cemento.

Sono invece stati firmati:

l'ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL dei metalmeccanici raggiunto nella notte tra il 19 e il 20 gennaio. L'aumento concordato tra imprese e sindacati è di 127 euro al mese su 30 mesi di copertura. La volata finale per l'intesa tra Federmeccanica da un lato e i sindacati Fim-Fiom-Uilm dall'altro si è tenuta il pomeriggio di domenica, con la mediazione del ministro del Lavoro Cesare Damiano. Ed è stato proprio il ministro a spiegare le linee dell'intesa: i 127 euro di aumento medio a regime saranno divisi in tre tranche: 60 euro il primo gennaio 2008, 37 euro il primo gennaio 2009 e 30 euro il primo settembre 2009. I lavoratori che non hanno un contratto aziendale beneficeranno di una rivalutazione di 260 euro (20 euro mensili per 13 mesi su base annua). L'una tantum di 300 euro sara' erogata in una tranche unica a marzo 2008.

L'accordo fa scattare un sabato straordinario comandato in più: le aziende oltre i 200 dipendenti salgono da quattro a cinque (40 ore) mentre le aziende fino a 200 lavoratori passano da cinque a sei (48 ore su base annua). E' stato poi definito a 44 mesi il limite per i contratti di lavoro a tempo determinato. Mentre a proposito delle ferie, Damiano ha spiegato che per la prima volta in un contratto di lavoro e' stata raggiunta la parita' normativa fra operai e impiegati. L’accordo raggiunto, per la Fiom-Cgil, presenta aspetti importanti e significativi, pur in presenza di elementi di sofferenza, ed è considerato l’unico accordo possibile, raggiunto grazie al ruolo decisivo svolto dalle lavoratrici e dai lavoratori metalmeccanici e dalle loro lotte.
Evitato il tentativo degli industriali di far saltare il contratto, la parola passa adesso ai lavoratori che saranno chiamati a esprimersi nel referendum unitario.

Il Contratto dei chimici Il 6 dicembre a Roma: (oltre 215.000 i lavoratori del settore chimico farmaceutico interessati), 103 euro l'aumento medio parametrato in tre "tranches", a partire dal 1 gennaio 2008. L'accordo prevede anche il pagamento per un anno delle prestazioni di "Faschim", a totale carico delle imprese.
Il Contratto del Credito sabato 8 dicembre.
I punti salienti sono:
-Conferma dell'area contrattuale;
-Rafforzamento delle relazioni sindacali a livello decentrato e contestuale incremento della possibilità di contrattazione a livello di gruppo;
-Miglioramento della condizione economica e normativa degli apprendisti;
-Nuovi poteri di controllo del sindacato sul salario incentivante aziendale;
-Interventi significativi sulle politiche sociali e di pari opportunità;
-Incrementi economici di 280 euro medi mensili a regime alla data del 31.12.2010;
-Arretrato per il biennio 2006/2007 pari a circa 1.600 euro medi.
Il Contratto degli addetti alle pulizie e ai multiservizi il 19 dicembre; l'accordo, che interessa 500mila lavoratrici e lavoratori, prevede un aumento medio per il secondo biennio di 115 euro che saranno erogati in tre tranches, e garanzie sulla trasparenza degli appalti.
Il Contratto nazionale degli elettrici il 18 dicembre, con 116 euro di aumento medio, in tre "tranches" a partire dal 1 gennaio 2008.

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