Afghanistan: la segreteria della cgil lombardia condanna il feroce assassinio di malalai kakar.
COMUNICATO STAMPA
LA SEGRETERIA DELLA CGIL LOMBARDIA CONDANNA IL FEROCE ASSASSINIO DI MALALAI KAKAR.
La CGIL Lombardia condanna con forza l’assassinio, avvenuto il 28 settembre, di Malalai Kakar, che conferma la ferocia dell’integralismo talebano e, ancora una volta, che la guerra non ha liberato le donne afgane.
Malalai Kakar aveva scelto di combattere a volto scoperto le imposizioni e la pretesa di dominio sulle donne perseguita dai fondamentalisti e dai signori della guerra, e per questo è stata uccisa.
Sull’esempio del padre lavorava come poliziotta, l’unica nel distretto di Kandahar. Era responsabile del Dipartimento dei crimini sulle donne, troppo spesso lasciati impuniti.
Malalai è l’ennesima vittima di una guerra mai terminata che svela l’ambiguità delle promesse di chi considera la guerra una scelta risolutiva di conflitti che traggono esclusivamente origine dalla sete di potere di pochi.
Colpire Malalai significa aver colpito anche un simbolo per le donne, per le bambine e la società civile tutta. E’ il simbolo di chi coraggiosamente non abbassa la testa e si batte per avere salva la vita, per la propria e l'altrui dignità e libertà.
Sesto San Giovanni 29 settembre 2008