Aborto: cgil, ordinanza importante, affermata libertà donne
Aborto: Cgil, ordinanza importante, affermata libertà donne
Segretarie confederali su decisione Consiglio Stato legge 194
Roma, 10 ottobre – “Un’ordinanza importante perché afferma la libertà delle donne e la libera relazione con il medico, riaffermando il punto di partenza della legge 194 che è l’autodeterminazione delle donne”. È il commento delle segretarie confederali della Cgil, Paola Agnello Modica, Susanna Camusso, Vera Lamonica, Morena Piccinini e Nicoletta Rocchi, sul pronunciamento del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso della Regione Lombardia sulle ‘linee guida’ della 194.
Già il Tar della Lombardia diede ragione al ricorso di alcuni medici, con il sostegno della Cgil Lombardia, contro le linee guida della Regione che intervenivano sulla legge 194 introducendo norme restrittive della libertà delle donne e restrittive della professionalità dei medici. Il Tribunale amministrativo ordinò la sospensione delle norme. La Regione Lombardia ricorse al Consiglio di Stato che in questi giorni si è pronunciato dando ragione alla Cgil ed ai medici.
“L’Ordinanza del Consiglio di Stato è molto importante - dicono le donne dirigenti della Cgil - perché afferma 3 principi: che la legge 194 è una legge a ‘contenuto costituzionalmente vincolato’ in quanto diretta alla tutela di diritti fondamentali; che non può esserci un intervento regionale amministrativo che “specifichi” i termini indicati da una legge statale; che l’atto regionale avrebbe imposto al medico, attraverso consulenze, ciò che la legge 194 riserva in esclusiva alla sua valutazione professionale”.
“L’ordinanza è importante, inoltre, perché ribadisce che sui diritti, gli atti regionali non possono modificare la legge statale”, aggiungono le segretarie confederali della Cgil nel concludere: “Esprimendo tutta la nostra soddisfazione per questo risultato, pensiamo debba essere oggetto di riflessione per tutti coloro che ancora vorrebbero peggiorare la 194”.