Forumquadri.cgil.lombardia.it/: presentato il sito che la cgil lombardia ha dedicato ai quadri aziendali.


COMUNICATO STAMPA

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PRESENTATO OGGI A MILANO IL SITO CHE LA CGIL LOMBARDIA HA DEDICATO AI QUADRI AZIENDALI.

Il Coordinamento Regionale Quadri e Alte Professionalità, la CGIL Lombardia e AgenQuadri, hanno presentato stamattina ai Giureconsulti il sito e il forum con i quali ci si pone l’obiettivo di proporre e di indicare possibili risposte alle problematiche specifiche dei Quadri e delle Alte Professionalità nell’attuale contesto economico e sociale del paese e della Lombardia. Al convegno hanno partecipato presiede
Fulvio PESENTI AgenQuadri Lombardia, Luciano CHIODO, della CGIL Lombardia, che ha svolto la relazione introduttiva, Sergio BONIOLO, dell’Ufficio Informatica CGIL Lombardia che si è incaricato della presentazione tecnica del sito, Roberto ALTAMURA Atm - Simona BARAZZETTI Almaviva Finance - Furio CECCHETTI Regione Lombardia - Fabrizia FELTRI Nerviano Medical Sciences - Marco ORNELLA Sea - Angelo PALADINO Snam Rete Gas - Salvatore PAPPALARDO Wind.
Il declino industriale – è stato detto nel corso del convegno - può essere contrastato anche attraverso politiche contrattuali coerenti con modelli di competitività basati sull’innovazione, la ricerca, la qualità, con il rafforzamento del diritto di informazione e del potere contrattuale di intervento sulle politiche industriali, con modelli di organizzazione del lavoro che rilancino il ruolo professionale dei lavoratori, con percorsi professionali e formativi contrattati, con un intervento più efficace sulla prestazione lavorativa e sull’orario di lavoro, con il controllo sulle politiche retributive.
Al 15 settembre 2008 in Lombardia erano quasi 50.000 i lavoratori coinvolti in procedure occupazionali, dei quali oltre 8000 con procedure di mobilità e licenziamenti.
Le imprese con vertenze occupazionali in corso sono 66.960, per crisi aziendale o di difficoltà di mercato e occupazionale, si contano decine di chiusure e fallimenti.
Nei primi sei mesi del 2008 la Cassa integrazione in Lombardia aumenta complessivamente del 12% sullo stesso periodo del 2007, con 18.305.590 ore.

LA CRISI, GLI OVER 50 E I QUADRI

- Nel 2007 in Lombardia tra i lavoratori beneficiari di indennità di mobilità il 9.447, il 70%, aveva più di 49 anni.
- Ad aprile 2007 tra gli over 50 con indennità di mobilità

Il 56% sono operai
Il 39% sono impiegati
Il 4% sono Quadri

CASSA INTEGRAZIONE
- Nel 2007 gli over 50 in CIG sono oltre 5000, quasi il 47% del totale.
Il 71% sono operai
Il 24,2% sono impiegati
Il 4,3% sono Quadri



I DATI SULL’OCCUPAZIONE IN LOMBARDIA

- Gli occupati complessivi* sono 4.368.000
Di questi
- Gli occupati dipendenti sono 3.309.000
- Le donne sono 1.498.000
- Gli occupati nell’Industria sono 1.246.000
- Gli occupati nei Servizi sono 2.021.000
- Gli occupati nell’Agricoltura sono 42.000
- Gli over 50 sono 812.854
- I Quadri sono 221.000

L’incidenza del lavoro autonomo in Lombardia pur essendo più bassa della media nazionale è superiore a quella europea (21,3% in Lombardia, 26,7% media nazionale, 14,7% UE15).

PROIEZIONI SUGLI OVER 50

L’incidenza degli OVER 50 sull’intera popolazione in Lombardia era nel 2004 del 38%.
Secondo le proiezioni EUROSTAT in Lombardia sarà del:
- 43% nel 2015
- 51% nel 2030

IL MERCATO DEL LAVORO

La partecipazione degli OVER 50 al Mercato del Lavoro (rapporto tra forze di lavoro e popolazione) è
- 25% Lombardia
- 33% media UE
Se si considera solo la popolazione tra 55 e 64 anni (2006)
- 31,2% Lombardia
- 48% media UE

Rispetto all’obiettivo della Conferenza di Lisbona del 2001 di raggiungere un tasso di occupazione del 50% entro il 2010 per i lavoratori in età compresa tra 55 e 64 anni, l’Europa a 15 nel 2006 presentava un tasso di occupazione del 45% mentre la Lombardia non raggiunge il 31%.
Se si fa riferimento solo ai lavoratori maturi in età lavorativa il tasso di inattività scende a 53% e il tasso di occupazione a 44%.

GLI INATTIVI
- In Lombardia gli inattivi over 50 sono 352.931
- Nella fascia 50/54 anni sono 39.426
- 96.921 sono usciti per cause diverse dal pensionamento
- sul totale dei licenziamenti, mobilità, chiusure e cessazioni, fine lavoro a termine:
-15.000 sono over 50, di cui
-10.000 donne
-5.000 uomini
Quasi il 43% delle donne inattive che nel 2006 avevano un’età tra i 50 e i 64 anni sono uscite dall’occupazione con un’età inferiore ai 40 anni e, di queste, quasi il 60% con meno di 30 anni.

INATTIVI E RICOLLOCAZIONE

Secondo una stima contenuta nella Ricerca dell’Università Carlo Cattaneo di Castellanza di novembre 2007, se venisse offerto un lavoro ai disoccupati e agli inattivi tra 50 e 64 anni disposti a lavorare, in Lombardia il numero degli occupati di questa classe di età salirebbe di circa 59.000 unità, di cui 34.000 donne, e il tasso di occupazione salirebbe al 48,8%.

LE AMBIGUITA’ SUGLI OVER 50


Da parte delle imprese c’è una evidente contraddizione tra la pressione all’innalzamento dell’età soglia per la pensione e una pratica diffusa di scarsa valorizzazione dei lavoratori maturi e di utilizzo di risorse pubbliche per farli uscire anticipatamente dalle imprese attraverso mobilità e ammortizzatori sociali.

I lavoratori si sentono di conseguenza chiedere 2 cose tra loro in contraddizione:
- lasciare spazio ai giovani
- pensionarsi più tardi

Queste due sollecitazioni hanno una conseguenza negativa sui lavoratori OVER 50, li fa sentire di peso, tollerati e obsoleti.

LE POLITICHE INDUSTRIALI E ISTITUZIONALI

Da alcuni anni è attivo il Progetto Alte Professionalità della Provincia di Milano in collaborazione con Italia Lavoro.
Questo progetto presenta dei numeri significativi:
Oltre 500 richieste di adesione, 405 utenti selezionati, dei quali 291 uomini e 114 donne, 129 utenti ricollocati con contratti di lavoro superiori ai sei mesi.
Ma è necessario predisporre politiche industriali e istituzionali a livello regionale che intervengano con efficacia su due elementi di debolezza e di ritardo della Lombardia:
- l’innovazione, la ricerca e la specializzazione produttiva
- la valorizzazione delle competenze e delle esperienze professionali dei lavoratori maturi e in particolare dei Quadri e delle Alte Professionalità.

IL NOSTRO PROGETTO

Noi riteniamo che ci sia bisogno però di intervenire sulle politiche industriali e istituzionali, per prevenire il disagio professionale degli OVER e dei Quadri, attraverso la loro effettiva valorizzazione all’interno delle politiche delle imprese.
L’Unione Europea ha indicato per il 2010 due priorità per le politiche occupazionali:
- i giovani
- i lavoratori maturi
Entrambe queste fasce di età oggi in Italia e in Lombardia pagano le conseguenze di un modello produttivo caratterizzato dalla forte precarietà e dalla insufficiente attenzione alla professionalità.

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Parte da qui il progetto della Cgil Lombardia di cercare di intervenire “prima”, mentre si manifesta il disagio professionale e occupazionale, dare voce a questi lavoratori per conoscere meglio le loro problematiche.
Due strumenti, il SITO WEB e il FORUM per cercare di allargare la discussione su questi temi e per avviare un confronto con la Regione Lombardia.

Sesto San Giovanni 12 novembre 2008



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