PER SALVARE E RILANCIARE L’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA IN LOMBARDIA, SERVONO I FATTI

MERCOLEDI’ 22 APRILE, ALLE 15, PRESIDIO UNITARIO DEI SINDACATI A MILANO IN PIAZZA CITTA' DI LOMBARDIA

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E’ ormai evidente che sulla crisi finanziaria e gestionale dell'edilizia pubblica in Lombardia ci sono state gravi responsabilità della politica regionale, a causa di leggi e scelte sbagliate, del mancato controllo sulle ALER, di investimenti mal indirizzati.

La politica dell’aumento dei canoni e della vendita degli alloggi di Regione Lombardia è fallita e la dimostrazione concreta è nei bilanci delle ALER.

L'edilizia pubblica è un servizio sociale rivolto a fasce d'utenza debole, che non si può gestire in condizioni di equilibrio finanziario contando solo sulle entrate da canoni. Le case popolari sono la risposta più importante al disagio abitativo e non si può ridurne la disponibilità con la vendita, senza aggravare l’emergenza casa e il rischio sociale.

Adesso in Regione tutti parlano della riforma della legge sull'edilizia residenziale pubblica, ma alle parole devono con urgenza seguire i fatti, per rilanciare un modello di servizio e di gestione delle case popolari improntato sulla centralità del ruolo pubblico, salvaguardando il ruolo sociale delle ALER, i livelli occupazionali e le professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende.

E’ necessario garantire sostenibilità economica, adeguatezza del servizio e risorse per la politica abitativa, con un fondo di finanziamento costituito dalla Regione, destinando l'1% del proprio bilancio annuale.
Occorre correggere al ribasso le norme sul canone sociale, tutelando le famiglie assegnatarie in difficoltà con criteri di reale sopportabilità dell'affitto e delle spese rispetto alle condizioni economiche;

La gestione degli alloggi e degli accessi va migliorata contrastando lo sfitto nelle case popolari e l'abusivismo, superando criteri discriminatori e consentendo ai comuni un uso efficiente delle disponibilità rispetto all'emergenza casa.
E’ poi necessario intervenire nei quartieri di edilizia pubblica su vivibilità, sicurezza e sistema dei servizi alla persona, con particolare attenzione alla popolazione anziana, e per promuovere coesione e integrazione sociale.

Su questi temi CGIL CISL UIL regionali, con i Sindacati degli inquilini, delle lavoratrici e dei lavoratori delle ALER, dei pensionati e degli edili hanno organizzato per mercoledì 22 aprile, dalle ore 15, un presidio davanti al palazzo della Regione, in Piazza Città di Lombardia 1, per chiedere al governo regionale di riprendere subito il confronto e di avviare un’azione immediata per definire un nuovo modello delle politiche abitative, incrementando gli alloggi sociali da rendere disponibili con canoni economicamente sostenibili dagli inquilini.

Milano 15 aprile 2015

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