LA CGIL LOMBARDIA A ROMA PER FERMARE LE STRAGI E COSTRUIRE PONTI VERSO L’EUROPA


In un clima di crescente intolleranza nei confronti di persone che fuggono da zone del mondo contrassegnate da disastri ambientali, conflitti, violenze, sconcerta la chiusura delle frontiere e la decisione del governo ungherese, non ultimo del resto, di erigere un muro sul confine serbo.
Non va dimenticata la drammaticità di un fenomeno che coinvolge 60 milioni di persone nel mondo e che ha portato nel 2014 “1.590.000 richiedenti asilo in Turchia, 1.510.000 in Pakistan, 1.150.000 in Libano, paesi seguiti da Iran, Etiopia e Giordania.
Ogni giorno, nel 2014, 42.500 civili nel mondo hanno perso tutto e possono solo fuggire…..(fonte UNHCR).
Come nel mondo anche in Italia sono le regioni più povere che si fanno carico di un dramma umanitario e la ricca Lombardia, con i riflettori mondiali puntati sull’Expo 2015, si chiude ai nuovi ingressi con campagne mediatiche improntate all’intolleranza e alla paura, ipotizzando invasioni e contaminazioni pericolose.
La CGIL Lombardia il 20 giugno sarà a Roma per fermare le stragi nel Mediterraneo, e per riaffermare la necessità di corridoi umanitari.
Saremo a Roma per chiedere il superamento dell’accordo di Dublino 3 e per dare la possibilità alle persone di decidere del loro futuro.
Saremo, nella giornata del rifugiato, con il variegato mondo della associazioni impegnati, in Lombardia, in diverse iniziative: il 16 a Bergamo, il 20 a Brescia, Cremona, Lecco e Mantova.

Milano 19 giugno 2015
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