APPROVATA LA LEGGE SULLA “CATTIVA” SCUOLA …E GLI ORGANICI DIMINUISCONO.

IN LOMBARDIA TAGLIATI 850 POSTI DI DOCENTI!
Dichiarazione di Tobia Sertori, Segretario Generale FLC CGIL Lombardia

“Ieri la Camera ha approvato la Legge sulla scuola, dopo l’approvazione forzata con la richiesta della fiducia in Senato.
E’ una brutta Legge che non risolverà i problemi della scuola, accentuerà la produzione di ricorsi a causa della dubbia costituzionalità di alcuni suoi punti e, affidando ogni decisione ad “atti di indirizzo in capo al solo Dirigente Scolastico”, aprirà tensioni in un luogo dove la cooperazione e la collegialità dovrebbero essere lo strumento principe”. A dirlo è Tobia Sertori, Segretario Generale FLC CGIL Lombardia.
“Anche la scelta di costruire meccanismi di “mobilità” legati ad Albi Territoriali e la diretta individuazione da parte dei Dirigenti Scolastici per l’assegnazione di incarico ai docenti nella propria scuola, non sono atti che produrranno benefici, anzi si scatenerà un’assurda mobilità in assenza di garanzie e di trasparenza, di continuità didattica e tantomeno di benefici miracolosi!
Nella Legge appena varata c’è la volontà di esautorare tutti i soggetti di rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori su temi di carattere squisitamente contrattuale: dal salario accessorio alla mobilità, dall’organizzazione del lavoro alla formazione del personale, attribuendo un forte potere al Dirigente Scolastico. Si è inventato un comitato di valutazione (composto da docenti, genitori, studenti) che dovrebbe scegliere quali docenti “premiare” (immaginiamo su proposta dello stesso Dirigente Scolastico) scelti mediamente tra un centinaio di lavoratori/lavoratrici sconosciuti, pensiamo, agli stessi componenti del Comitato di valutazione.
Quanto alle assunzioni a tempo indeterminato - prosegue Sertori - si è rivelato chiaramente che non avverranno tutte entro il 1° settembre 2015 ma in più fasi, così come l’organico potenziato non ci sarà se non dal 2016/17.
E’ prevista a regime una stabilizzazione per 102.734 precari (che non sono i 148.000 promessi da Renzi, anche se il numero è apprezzabile). Segnaliamo però che i posti attualmente coperti con le supplenze annuali sono 134.000 solo per gli insegnamenti curricolari, senza contare l’organico potenziato che si dovrebbe aggiungere!!
Dei 102.734 da stabilizzare, vengono però esclusi tutti i docenti in possesso di abilitazione non inseriti nelle Graduatorie ad Esaurimento, e in alcuni casi anche con servizio prestato per 36 mesi, ignorando la sentenza della Corte di Giustizia Europea che ha condannato lo Stato italiano per abuso di contratti a tempo determinato.
Come FLC CGIL - ha detto il segretario generale della FLC CGIL Lombardia - avevamo apprezzato la costituzione di un organico funzionale e la stabilizzazione prevista dei precari in quanto provvedimenti che da tempo avevamo richiesto di attuare.
Purtroppo il metodo che il governo Renzi ha applicato è stato il rifiuto del confronto.
Si è scelto di NON ascoltare le voci della scuola, delle associazioni professionali e delle organizzazioni sindacali, ignorando la più grande protesta del mondo della scuola e un grande fronte sindacale unito che chiedeva di discutere e confrontarsi.
Ma quanto predicato sulle miracolose ricette della Legge è smentito da quanto lo stesso governo ha predisposto in merito agli organici per l’anno scolastico 2015/16, a partire dalla Legge di stabilità che taglia 2.020 posti di personale amministrativo, tecnico e ausiliario e dalla circolare appena emanata dal Ministero sull’organico di fatto per l’a.s. 2015/16.
Per quanto riguarda i docenti, nel confronto di ieri con l’Ufficio Scolastico Regionale, si è scoperto che alla Lombardia vengono tagliati 850 posti di personale docente. Ma per soddisfare tutte le esigenze delle scuole lombarde servirebbero almeno 1.000 posti rispetto a quelli che il Ministero ha assegnato, anche per far fronte ad un aumento di 5.500 studenti in più rispetto all’anno scorso.
Il MIUR – conclude il sindacalista - restituisca i posti che spettano alla Lombardia per garantire l’offerta formativa curricolare.
Per quanto ci riguarda contrasteremo l’applicazione della Legge con tutti gli strumenti a disposizione, a partire dal rinnovo del CCNL (che il governo è obbligato a riaprire dopo la sentenza della Corte Costituzionale), dalle vertenze e dai contenziosi che si apriranno nelle scuole, dall’azione dei Collegi Docenti, fino alla verifica di costituzionalità di alcuni contenuti della Legge.
Questo non per una scuola lombarda, come qualcuno sostiene, ma per una scuola pubblica nazionale di qualità, bene comune di tutti i cittadini di questo Paese”.

Milano, 10 luglio 2015
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