STATI GENERALI CGIL LOMBARDIA - 21, 22, 23 ottobre 2015 a Cremona

CONTRATTARE, TUTELARE, INSEDIARE. Le tre sfide del prossimo futuro 

Idee, buone pratiche e decisioni da assumere

22/10/2015 - a Cremona in svolgimento la seconda giornata degli ‪Stati Generali della Cgil Lombardia. Conclude ‪‎NinoBaseotto Segretario Cgil nazionale 

#INSEDIARE "Geografie in movimento: come è cambiato il territorio lombardo".
Introduzione al tema: Graziella Carneri e Daniele Gazzoli

Le due tematiche al centro del reinsediamento - la parola chiave della discussione pomeridiana degli ‪#‎stati‬ generali della ‪#‎CgilLombardia‬ - sono la contrattazione e la riorganizzazione. A dirlo è Graziella Carneri, della segreteria regionale che ha aperto i lavori presentando la relazione che insieme lei e Daniele Gazzoli, sempre della segreteria, hanno dedicato a questa questione. Fondamentale è ragionare sui nessi tra sistema delle tutele individuali e quello della contrattazione. Se dobbiamo cambiare e innovare quest'ultima, dobbiamo usare strumenti adeguati ad affrontare le novità, pena non il restare fermi ma l'arretramento. Ecco perché la riorganizzazione non è secondaria. Alla Conferenza di organizzazione abbiamo assunto come orientamento un maggior radicamento nel territorio, ha detto Carneri. Declinare il principio di svuotare i palazzi e riempire i territori che è stata lanciata in quell'occasione, sapendo che non partiamo da zero ma dal patrimonio che abbiamo, vale a dire le Camere del Lavoro e le categorie nelle loro articolazioni territoriali.

Dopo la presentazione dell'argomento da parte di Matteo Bolocan, del Politecnico di Milano e di una ricerca dal titolo "Geografie in movimento: come è cambiato il territorio lombardo" del Centro studi PIM (Franco Sacchi ed Elena Corsi), Daniele Gazzoli ha ripreso, illustrandoli, i temi della relazione.Tutto quello che abbiamo detto alla Conferenza di organizzazione ora va declinato in azioni concrete.
Crediamo sia importante la diffusione capillare e il rinnovo delle nostre rappresentanze. Abbiamo una contrattazione territoriale che è un nostro punto di forza e che non va lasciata solo allo SPI. Le Camere del Lavoro sono i nostri presidi fondamentali, le sedi territoriali vanno qualificate e incrementate. Quale può essere un livello minimo essenziale dei servizi e delle tutele individuali che offrono? Intercettare i nuovi lavori/lavoratori attraverso la sperimentazione di nuovi orari di apertura delle sedi, per andare incontro soprattutto a chi un luogo di lavoro non c'è l'ha o non c'è l'ha più. Strutturarli per far fronte al tema dell'accoglienza.
Vanno cercate sinergie strutturali ed intrecci a tutti i livelli, tra la confederazione e le categorie; sinergie che possono coinvolgere anche i servizi e le tutele individuali. Sperimentare su questo terreno delle sinergie sia politiche, magari a geometrie variabili, che organizzative.
L'obiettivo, hanno concluso i due segretari regionali, è alimentare una nuova cultura della conferalita'.


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