Artigianato, lavoro, sindacato: Cgil Sicilia e Cgil Lombardia alla ricerca di soluzioni comuni per il lavoro e i diritti

Palermo, 2 lug - Nord e Sud a confronto alla ricerca di soluzioni comuni per il lavoro e i diritti a partire da un settore col lavoro “debole” e con forza contrattuale debole come l’artigianato. 

Se n’è discusso a Palermo nel corso di un convegno organizzato da Cgil Sicilia e Cgil Lombardia. Due differenti aree del Paese, due realtà economiche molto diverse che dialogano per individuare percorsi sindacali utili a rilanciare il lavoro e i diritti. Basti considerare che le imprese artigiane in Lombardia sono oltre 200 mila e di queste 75 mila con più di 300 mila dipendenti (inclusi gli edili); in Sicilia invece queste sono appena 76 mila, 16 mila delle quali contano 40 mila dipendenti. 

In Sicilia, come ha detto Franco Cantafia, responsabile del dipartimento artigianato della Cgil Sicilia, ”nel settore non si è fatto mai un contratto integrativo, mentre in Lombardia tanti, e l’ultimo aumenta il sostegno agli enti bilaterali”. “In Lombardia - ha detto Giacinto Botti, responsabile artigianato della Cgil Lombardia - oltre 160 mila lavoratori usufruiscono del diritto alle provvidenze previste negli accordi interconfederali in quanto dipendenti di imprese che aderiscono alla bilateralità”. 

Mentre in Lombardia un’azienda su due è iscritta agli enti bilaterali, in Sicilia sono 2.500 delle 76 mila imprese. “Eppure questi- ha rilevato Cantafia- sono un’ importante leva per i diritti su cui puntare, anche in Sicilia”. “In Lombardia – ha affermato Botti- Elba, l’ente bilaterale, operativo dal 1993, sostiene l’artigianato attraverso l’erogazione di diverse provvidenze ai lavoratori e alle imprese dei vari comparti, determinate e rinnovate di anno in anno dalle parti sociali con appositi accordi. Si tratta di misure a sostegno dell’occupazione, delle assunzioni, degli investimenti e del credito per le aziende, di sostegno al reddito in caso di sospensione o riduzione dell’attività produttiva, alla scolarità e alla famiglia (borse di studio, congedo parentale, rette asili nido), alla formazione e al riconoscimento di conferma in qualifica dell’apprendistato, ai contratti di solidarietà”. Cantafia ha specificato che “l’obiettivo della Cgil è estendere ad altri lavori deboli i diritti del settore dell’artigianato e ampliarli, usando la leva della contrattazione inclusiva”.

Ufficio Stampa CGIL Sicilia e Ufficio Stampa CGIL Lombardia

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