Sul Corriere di oggi, Dario Di Vico, in un suo articolo, attacca lo sciopero di ieri dei lavoratori Trenord sostenendo che “finita Expo, ricominciano gli scioperi”.
A tal proposito vogliamo ricordare che
sono stati proprio i lavoratori dei trasporti a garantire a 20 milioni di persone di potersi recare a visitare l’Expo nelle migliori condizioni, anche grazie a quegli accordi che il sindacato confederale del settore ha sottoscritto e che probabilmente Di Vico auspicava non venissero rispettati.
Quello di ieri è stato il primo sciopero di carattere aziendale che CGIL, UILT, UGL, FAST e FAIDA hanno dichiarato dalla nascita di Trenord, e aveva come obiettivo il rispetto di accordi di cui su alcuni punti la stessa azienda aveva caldeggiato la firma, e che a distanza di mesi, di rinvio in rinvio, non sta applicando. Nonostante questo, durante il semestre Expo abbiamo garantito l’osservanza degli accordi per la gestione dell’evento.
E’ inoltre importante sapere che, essendo Trenord un’azienda che opera sette giorni su sette, i turni di quelle lavoratrici e di quei lavoratori, compresi quelli notturni, non si articolano dal lunedì al venerdìma in tutto l’arco della settimana.
Non esiste dunque per questi lavoratori il week end lungo, e sostenere che traggano vantaggio da uno sciopero indetto al venerdì è non solo un esempio di cattiva informazione, ma un insulto a chi quotidianamente, con la propria fatica e il proprio lavoro garantisce il servizio pubblico.
Inoltre intendiamo ribadire che
lo sciopero è un diritto costituzionale: i sindacati che hanno indetto quello di ieri hanno rispettato in pieno le regole e le leggi, garantendo la necessaria informazione all’azienda e all’utenza e il rispetto dei diritti di tutti, compresi quelli dei cittadini.
Non si può dunque tornare ad attaccare impunemente, come fa oggi il Corriere della sera per bocca di un suo autorevole editorialista, un diritto che la Costituzione garantisce a chi lavora: il diritto di sciopero.
Siamo soddisfatti dei livelli di adesione allo sciopero, che hanno dimostrato che il sindacato confederale sa ascoltare i lavoratori, rappresentando e difendendo i diritti di tutti.
Milano 7/11/2015