EXPO Milano 2015. Preoccupazione della CGIL per le polemiche sul dopo Expo. 

Si convochi subito un tavolo di confronto con tutti i soggetti coinvolti. 

Dichiarazione di Graziella Carneri della Segreteria CGIL Lombardia

Milano, 28 ottobre 2015 - "Assistiamo preoccupati alla polemiche tra Arexpo ed Expo spa che rischiano di vanificare la grande convergenza che fin qui c'è stata tra tutti i soggetti istituzionali, politici ed economici che hanno permesso la riuscita dell’esposizione e che si sono dichiarati interessati alla creazione di un aggregato di scienza e ricerca, fortemente compatibile con il tessuto tecnologicamente realizzato. A dirlo è Graziella Carneri, della segreteria della CGIL Lombardia. L’intervento del governo - come evidenziato nella nostra iniziativa del 25 maggio nel corso della quale presentammo l’analisi di costi e fattibilità realizzata con la consulenza del centro studi Pim e del Politecnico - appare essenziale .
Il governo deve entrare nell’azionariato di Arexpo, ha continuato la sindacalista, e da subito va incalzato perché renda disponibili le risorse economiche aggiuntive, senza le quali non sarà possibile l’avvio della fase virtuosa da tanti condivisa.
Saranno indispensabili la volontà politica, la collaborazione tra i diversi livelli istituzionali e l’individuazione di un percorso in un progetto condiviso.
Vorremmo evitare di assistere ad una fase di tristi polemiche di retroguardia, senza la necessaria visione prospettica d’insieme che i presupposti materiali e progettuali esigono.
Per quando ci riguarda - ha concluso Graziella Carneri - siamo disponibili ad accogliere la sfida, nella convinzione che Expo 2015 non può finire il 31 ottobre, ma che da Expo può e deve partire un volano economico e occupazionale significativo non solo per Milano e la Lombardia, ma per l’insieme del nostro paese.
Gli ingenti investimenti realizzati pretendono una gestione seria e condivisa della fase post Expo. Prima che la situazione sfugga di mano, si convochi da subito un tavolo di confronto con tutte le istituzioni e i soggetti sociali.
Milano 28 ottobre 2015

Riferimenti : Graziella Carneri, Segreteria CGIL Lombardia e Giovanni Minali, CGIL Lombardia

Scheda sugli investimenti per Expo
Nella costruzione dell’evento si sono determinati oneri economici e investimenti consistenti per le opere di competenza di Expo pari a Euro 1.305,6 milioni, di cui euro 828,6 milioni finanziati dallo Stato e euro 477 milioni finanziati dai soci cui si aggiunge, per le opere essenziali di connessione al Sito un onere economico pari a euro 823,5 milioni, di cui euro 653,4 finanziati dallo Stato ed euro 170,1 finanziati da Regione Lombardia, Provincia e Comune di Milano. Il totale complessivo delle Opere Infrastrutturali “essenziali” per Expo Milano 2015 è dunque pari a euro 2.129,1 milioni, di cui euro 1.482 a carico dello Stato.

Nello specifico sull’area:
Interferenze e infrastrutturazione di bordo circa 60 milioni di euro (comprende nuova viabilità anulare e relativi sottoservizi tecnologici, collettori, deviazione corsi d’acqua, vasche di laminazione, accessi e parcheggi navette, verde di arredo)
Reti e sottoservizi (decumano e rete secondaria) circa 45 milioni di euro
Anello perimetrale d’acqua, canali interni e relative sistemazioni spondali circa 20 milioni di euro.
Sistemazione degli spazi aperti e verde circa 50 milioni di euro
Manufatti temporanei, di servizio e complementari (Media Center, Cluster, Aree tematiche) con allestimenti circa 300 milioni di euro

Investimenti dei partner:
• Came (automazione e gestione ingressi) circa 4,4 più 0,6 milioni di euro
• Cisco (WIFI + Network) circa 38 +5 cash milioni di euro
• Enel (102 cabine+smart grid + impianti di trasformazione + telecontrollo) circa 29 milioni di euro
• Selex (Smart City Operations + security Centere) circa 28 milioni di euro
• Telecom (rete fissa a banda larga + Data Center e servizi Cloud) circa 43 milioni di euro

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