LA FILT CGIL LANCIA LA SUA CAMPAGNA ELETTORALE PER LE ELEZIONI DELLE RSU NEL GRUPPO FERROVIE DELLO STATO

ASSEMBLEA STAMATTINA IN CAMERA DEL LAVORO, A MILANO, DELLE REGIONI DEL NORD

10/11/2015 - Assemblea stamattina, in Camera del Lavoro, a ‪Milano‬, dei candidati della Filt Cgil delle regioni del nord Italia per le elezioni ‪‎Rsu‬ e ‪Rls‬ ‪del Gruppo Ferrovie dello S‬tato.

Lo slogan dell'iniziativa, "Diventa protagonista della contrattazione" ha detto il segretario generale della Cgil Lombardia Elena Lattuada nel suo saluto iniziale, sottolinea il ruolo fondamentale delle Rsu come soggetto di rappresentanza collettiva degli interessi dei lavoratori; vuol dire che sappiamo ascoltarli, e tradurre le loro aspettative in rivendicazione e in contrattazione. Si è giustamente posto l'accento, ha proseguito Elena Lattuada, sulla competenza, sulla serietà e sulla passione: sono queste le caratteristiche proprie dei nostri delegati che ogni giorno, nei luoghi di lavoro, mettono la propria passione e le proprie capacità al servizio della rappresentanza dell'insieme degli interessi di chi lavora.

AD aprire ufficialmente i lavori, la relazione del segretario nazionale della Filt Cgil Alessandro Rocchi (la relazione integrale al sito www.filtcgil.it).
Franco Nasso, segretario generale della Filt Cgil, intervenendo ha sottolineato l'importanza di questo ritorno al voto dopo 11 anni per eleggere le Rsu in un'azienda profondamente cambiata.‬ Parla poi della legge di stabilità, e del taglio dei trasferimenti che, insieme all'operazione di privatizzazione in atto, rischia di produrre danni che bisogna evitare che diventino permanenti.
Come rispondere? La conferenza di organizzazione nazionale della Cgil ha scelto di spostare il baricentro della nostra iniziativa verso i posti di lavoro. Per farlo ci vuole un diverso modello organizzativo. Ma come sosteniamo questa scelta, oltre che con le risorse necessarie? Ricostruendo un processo democratico nei luoghi di lavoro. "Diventa protagonista della contrattazione" è uno slogan rivolto ai delegati ma soprattutto ai lavoratori. Ci vuole la partecipazione alla contrattazione a tutti i livelli, per poi arrivare al momento delle decisioni condivise.
Tanti i delegati intervenuti nel corso del dibattito che si è protratto anche nel pomeriggio. Molte le donne, una per tutte la giovanissima Loide Curcio, lavoratrice della biglietteria di Milano Centrale che ha aperto il suo intervento con un aforisma: "chi vuole arrivare primo corre da solo, chi vuole arrivare lontano cammina insieme", un principio, ha detto, da declinare in molti modi: passare più tempo con i nostri lavoratori, anche non iscritti, ascoltare quello che hanno da dirci anche quando ci contestano e fare rete con i compagni delle nostre liste per provare a lavorare insieme anche dopo le elezioni, indipendentemente se saremo o non saremo eletti.
Stare insieme deve diventare un valore, e sappiamo che non è sempre facile, ha concluso.
A tirare le conclusioni dell'assemblea di oggi, il segretario della Cgil nazionale Fabrizio Solari, che ha sottolineato come le Rsu siano un elemento di distinzione del sindacato italiano, anche perché sono un incrocio tra gli organismi di rappresentanza di tutti i lavoratori e i terminali organizzativi delle singole confederazioni.
Il testo unico dà loro dei poteri reali sulla contrattazione aziendale, ha detto Solari, che è una frontiera fondamentale, e in più concorre a rappresentare il peso specifico di ogni confederazione nella rappresentanza.
Il governo investe tutto nel ruolo dell'impresa dando ad essa il compito di traghettare il paese da qualche parte. Noi su questo ovviamente non siamo d'accordo, ma se quella è la frontiera, la nostra rappresentanza nei luoghi di lavoro, che sono le Rsu, assume un peso particolare, dal momento che è anche attraverso la contrattazione che passa la prospettiva futura di questo paese.
In passato, ha aggiunto il segretario confederale, noi abbiamo affrontato l'età della liberalizzazione nel comparto ferroviario non ostacolandola ma chiedendo regole. Non ci hanno ascoltato fino in fondo, al punto che oggi c'è un eccesso di offerta per quanto riguarda l'alta velocità e un'offerta sul trasporto merci e il trasporto locale nettamente insufficiente.
Fin qui la storia, ora ci si muove su un altro terreno, che non è più quello della liberalizzazione ma quello della privatizzazione, che a sua volta ne contiene un altro ancora che è quello dello scorporo della rete. Questi processi assieme, così condotti, tradiscono ancora una volta una sola prospettiva, quella di liberalizzare un settore per permettere di fare business ai privati, senza avere un reale rapporto con i bisogni del paese. Per questa via Finmeccanica ha venduto a Hitachi il settore dei trasporti.
E non è assolutamente chiaro chi si assumerà il compito di costruire un grande operatore logistico per il trasporto merci, ha concluso Solari,né chi dovrà provvedere a realizzare un sistema di offerta di trasporto integrato su gomma e ferro, in grado di rispondere alle esigenze di milioni di pendolari che ogni giorno utilizzano il servizio i trasporto pubblico nel nostro paese

Milano 10 novembre 2015

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