La contro-riforma delle pensioni: una questione ancora aperta


La contro-riforma delle pensioni: una questione ancora aperta.

DPEF: una politica di tagli sociali e sacrifici per i soliti


Gli interessi che stanno alla base di questa delega rispondono al bisogno del Governo di fare cassa a spese dei pensionati e dei lavoratori e di elargire favori ai poteri forti.

La falsità più odiosa è quella che strumentalizza i giovani, sostenendo che con la nuova normativa si creerebbero per loro, 'dimenticati dal sindacato', nuove prospettive pensionistiche: niente di più falso.

Proprio per i giovani, per i precari e per chi ha lavori più discontinui, non solo non viene prevista nessuna tutela a sostegno del reddito e della discontinuità previdenziale, come richiesto dal sindacato, ma viene addirittura previsto un percorso ad ostacoli e un irrigidimento delle possibilità di accedere al pensionamento, di fatto obbligandoli ai 65 anni.

Anche per le lavoratrici la pensione di anzianità viene sostanzialmente cancellata.

Le nuove norme prevedono infatti la possibilità del pensionamento con i vecchi requisiti dei 57 anni di età e 35 di contribuzione, ma è un finto vantaggio perché in questo caso la pensione viene liquidata con il sistema contributivo e comporta la riduzione del 40-50% del trattamento economico.

luglio 2004

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