Le lavoratrici e i lavoratori del settore privato e pubblico in lotta per il contratto


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LE LAVORATRICI E I LAVORATORI DEL SETTORE PRIVATO E PUBBLICO IN LOTTA PER IL CONTRATTO

Si intensificano in queste settimane le iniziative di lotta degli oltre 7 milioni di lavoratrici e di lavoratori del settore privato e di quello pubblico impegnati nel rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Ai contratti già scaduti da mesi, alcuni da oltre due anni, si sono aggiunti quelli scaduti a fine 2003.
Al centro delle vertenze, oltre agli aspetti economici e alle richieste di incremento salariale, si pongono anche i problemi legati all’applicazione della Legge 30 e del decreto 276 e alle ricadute sul piano normativo. Sono queste, del resto, le questioni centrali sulle quali in molti casi si sono prodotti ostacoli e rotture delle trattative.

In alcuni settori sono già state effettuate iniziative di sciopero a sostegno delle vertenze, come nel caso del Commercio, della Sanità e degli Edili e altre sono previste nei prossimi giorni.

Nel commercio e terziario sono previste otto ore di sciopero entro la fine del mese di marzo. Per il contratto della gomma-plastica è previsto il blocco degli straordinari e un primo pacchetto di 8 ore di sciopero, 4 ore programmate per il prossimo 16 marzo e altre 4 per l'inizio di aprile.



Ecco in sintesi il quadro delle maggiori vertenze aperte:


Contratto commercio-terziario: confronto interrotto a novembre; decise altre otto ore di sciopero entro fine marzo.

Sono 1.800.000 le lavoratrici e i lavoratori del terziario, della distribuzione e dei servizi che attendono, da oltre un anno, il rinnovo del contratto nazionale di lavoro.
Il confronto con Confcommercio si è interrotto il 26 novembre 2003.
Le segreterie nazionali di Filcams, Fisascat e Uiltucs, hanno deciso ulteriori otto ore di sciopero per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, che si aggiungono a quelle precedentemente dichiarate.
Il permanere della situazione di stasi della trattativa e l’assenza di sostanziali elementi di novità hanno indotto le segreterie nazionali a decidere di effettuare otto ore di sciopero entro la fine del mese di marzo, mentre le altre otto ore verranno decise successivamente.


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