Scuola: la cgil lombardia partecipa alla manifestazione "di affetto per la scuola pubblica"


COMUNICATO STAMPA


LA CGIL LOMBARDIA PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE

“DI AFFETTO PER LA SCUOLA PUBBLICA”

INDETTA PER SABATO 14 FEBBRAIO A MILANO DAL FORUM DELLE SCUOLE.

manifesto dell'iniziativa

La Cgil Lombardia esprime il proprio sostegno e parteciperà alla manifestazione “di affetto per la scuola pubblica” indetta per sabato 14 febbraio a Milano dal Forum delle scuole.
Affetto che deriva, per la Cgil, dalla profonda convinzione che l’Italia ha bisogno di una scuola nazionale, pubblica, laica, non solo in coerenza con la Costituzione, ma purché sia motore di un futuro di sviluppo e qualità del Paese.
Per questo sulla riforma Moratti abbiamo espresso, anche con significativi momenti di lotta unitaria, il nostro giudizio fortemente negativo per quanto riguarda le ricadute sulla scuola, sulla sua qualità, sul lavoro degli insegnanti, così come, a livello regionale, abbiamo sempre avversato la politica dei buoni scuola del Presidente Formigoni perché sottrae risorse al diritto allo studio e favorisce la privatizzazione dell’istruzione.
I dati continuano a dimostrarlo mentre, come sempre, invece di affrontare un ragionamento e un confronto di merito, la Regione attribuisce ad altri la responsabilità delle proprie scelte.
Con alcuni anni di anticipo in Lombardia si era già prefigurato un quadro legislativo che, così com’è oggi quello nazionale, appare in contrasto con la Costituzione Italiana.
La Cgil Lombardia condivide le preoccupazioni di quanti temono forti elementi di involuzione della scuola italiana, anche alla luce della mancanza di un adeguato piano di sostegno finanziario e nonostante le rassicurazioni che provengono dagli ambienti ministeriali.
L’eliminazione del tempo pieno modificherà profondamente il progetto educativo offerto ai bambini, riducendo la scuola dell’obbligo ad un ruolo di pura assistenza, mentre
preoccupazioni analoghe valgono anche per la scuola media e per le superiori.
Per queste ragioni contrastiamo la Moratti e il protocollo Formigoni, che non garantisce oggi nemmeno il minimo obbligo all’istruzione, mentre crescono in Lombardia l’abbandono e la dispersione scolastica.
Per questo condividiamo la parola d’ordine della manifestazione di sabato e ci impegniamo a continuare l’iniziativa sindacale tesa a garantire qualità, perché le ragioni e le richieste della scuola pubblica trovino risposte coerenti.


Sesto San Giovanni 11 febbraio 2004
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