Sperpero di risorse del fse da parte della regione lombardia


COMUNICATO STAMPA

IL PORTALE LAVORO LOMBARDIA: L’ENNESIMO SPERPERO DI RISORSE DEL FSE DA PARTE DELLA REGIONE LOMBARDIA.
ESCLUSI DISOCCUPATI, CASSAINTEGRATI, LAVORATRICI E LAVORATORI IN MOBILITÀ.

La CGIL Lombardia esprime un giudizio fortemente critico sulle modalità e sulle scelte operate dalla Regione Lombardia per l’attivazione della BORSA LAVORO LOMBARDIA.
Va rimarcato il mancato coinvolgimento delle parti sociali che non sono state coinvolte nella definizione degli obiettivi e degli strumenti.
Appare grave che, ancora una volta, s’investano ingenti risorse pubbliche in scelte che rischiano di non produrre alcun risultato utile e positivo per i giovani, le donne, i disoccupati e l’insieme delle fasce più deboli che si affacciano sul mercato del lavoro.
Sembra incredibile che uno strumento, che potrebbe rappresentare un’ulteriore occasione per lavoratori ed aziende, possa essere reso operativo senza il pieno coinvolgimento delle Province che hanno la responsabilità della gestione dei servizi all’impiego.
Particolarmente grave è la scelta di escludere dalla possibilità d’inserimento nelle banche dati delle lavoratrici e dei lavoratori licenziati ed inseriti negli elenchi della mobilità.
La Regione ha deciso di non consentire l’utilizzazione mirata di questo strumento a tutti i soggetti inseriti nelle fasce deboli del mercato.
La Regione ha volutamente ignorato gli impegni assunti quasi due anni or sono, a poche settimane dal barbaro assassinio di Marco Biagi, e sottoscritti in un accordo articolato nei progetti che portano il Suo nome. La Regione ha dimenticato che la borsa lavoro avrebbe potuto dare alcune risposte ai soggetti allora individuati: Immigrati, lavoratori atipici e parasubordinati, donne e pari opportunità.
Infine, la Regione ha ritenuto di mascherare le inefficienze ed i gravissimi ritardi dell’Agenzia Lavoro Lombardia nell’osservazione dei fenomeni inerenti il mercato del lavoro e nel monitoraggio delle politiche attive a sostegno dell’occupazione, inserendo i dati excelsior, semplificati e rielaborati graficamente.
Per tali ragioni la CGIL Lombardia ha chiesto l’apertura effettiva di un confronto per la ridefinizione degli obiettivi del portale lavoro, per un adeguamento degli strumenti e per un’attenta verifica delle risorse investite rispetto ai risultati.
La Segreteria CGIL Lombardia

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