Sostegno agli alunni stranieri nelle scuole lombarde. la cgil lombardia scrive al ministro moratti
COMUNICATO STAMPA
LA CGIL LOMBARDIA SCRIVE AL MINISTRO MORATTI E PUBBLICA I DATI SUL SOSTEGNO AGLI ALUNNI STRANIERI NELLE SCUOLE LOMBARDE.
Ecco i dati che la Cgil Scuola della Lombardia ha raccolto sui progetti di sostegno agli studenti stranieri nelle scuole lombarde.
Segue una lettera che Susanna Camusso, Giuseppe Vanacore e Giorgio Roversi, della Cgil Lombardia hanno rivolto alla Ministra Moratti.
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I dati in Lombardia (fonte CGIL Scuola)
Scuole con più del 10% di alunni stranieri in regione Lombardia
Anno scolastico 2002/2003
102 Milano 52
Anno scolastico 2003/2004
184 Milano 81 ( 26 superano il 30%)
I progetti a sostegno dell'integrazione nelle scuole in Lombardia
2001/2002 890 (Milano 750)
2002/2003 220 (Milano 136)
2003/2004 190 (Milano 94)
2004/2005 150 (Milano 54)
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Al Ministro Letizia Moratti
Abbiamo letto la sua presentazione alla relazione del MIUR sulla presenza degli alunni stranieri nella scuola italiana.
Siamo sconcertati.
Prima questione: “L’aumento progressivo negli ultimi anni del numero degli alunni stranieri” dice “pone l’accento sul carattere di stabilità e sulla presenza di nuclei familiari”
Ma come, a fronte di una affermazione tanto forte, come si spiega lo spirito della Bossi Fini che, a detta di molti, ha fatto della precarietà, dell’”usa e getta” l’asse portante della legge?
Lei riconosce la tendenza degli immigrati a stabilizzarsi nel nostro paese, il suo Governo instaura politiche tese esclusivamente a utilizzare la forza lavoro immigrata legando la presenza nel nostro paese del lavoratore straniero al proprio datore di lavoro.
E’ evidente che la condizione di cui sopra non si ripercuote solo sul lavoratore immigrato, ma sull’intero nucleo familiare che, nel frattempo, ha avviato anche attraverso la scuola un faticoso processo di integrazione, da lei tanto auspicato.
Secondo passaggio:
“Si sta sviluppando un impegno ai diversi livelli, centrale, periferico…per mettere a punto e divulgare buone pratiche e protocolli d’accoglienza”.
Ma dove e da parte di chi?
La relazione è relativa all’anno scolastico 2003-2004. Sapeva benissimo che le 700.000 regolarizzazioni sarebbero state accompagnate da un notevole numero di domande di ricongiungimenti familiari, e la risposta del Ministero quale è stata? Il taglio delle risorse alla scuola pubblica e dei facilitatori culturali, scaricando sui Comuni l’onore di dare risposte alle scuole che si sono viste arrivare quella che il ministro definisce “realtà stabile e strutturale”. Bella lungimiranza!
Un ultimo passaggio:
“Obiettivo dunque…costruire una cornice entro la quale far dialogare la molteplicità delle culture”
Ben detto!! Ma anche quella islamica? Ha fatto leggere a suoi colleghi della Lega il testo?
Chissà, forse signora Moratti, queste cose le avrà anche dette nel Consiglio dei Ministri, ma si sa, parlare di culture diverse a chi pensa di rimandare indietro le carrette del mare cariche di immigrati senza volere o saper capire i fenomeni complessi di questo mondo globalizzato, non è cosa facile. Come si fa a incontrarsi, integrarsi, dialogare senza una vera cultura dell’accoglienza e del rispetto?
Coraggio, signora Moratti, insista, ma sappia che le sue parole di circostanza non incantano più nessuno.
Susanna Camusso, Giuseppe Vanacore ,Giorgio Roversi CGIL Lombardia