Fondazione policlinico: la cgil smentisce borsani


CGIL LOMBARDIA
UFFICIO STAMPA

COMUNICATO STAMPA

LA CGIL SMENTISCE BORSANI

A proposito delle affermazioni dell’Assessore Borsani sulla Fondazione Policlinico, ci preme precisare che il modello di fondazione scelto da Sirchia contraddice le scelte precedenti, operate nel 2002. Non si tratta più di una sperimentazione tra più aziende che conservano la loro identità, ma di un nuovo soggetto giuridico privato, nel quadro di un ridisegno di una parte fondamentale dell’offerta sanitaria a Milano.
Si tratta di scelte destinate a condizionare l’intera rete ospedaliera regionale che, inoltre, mette in discussione il progetto di un polo materno infantile pubblico a Milano (Guarda caso il polo materno infantile è diventato un progetto dell’ospedale S. Raffaele).
La Cgil Lombardia unitamente alla Camera del Lavoro di Milano e alla categoria della funzione pubblica ha contestato in più occasioni un progetto ritenuto strategicamente sbagliato, del quale si comprende bene la parte commerciale, mentre resta piuttosto confusa la parte sanitaria e quella della ricerca.
Non dimentichiamo che il Policlinico è un ospedale cui i cittadini sono legati, purtroppo si è voluto collegare il suo necessario e auspicabile rinnovamento con la privatizzazione della sua forma giuridica, non richiesta e non necessaria.
Il tentativo di trovare una soluzione alla vicenda dei poliambulatori, considerato che l’assunzione di una responsabilità pubblica costituisce comunque un risultato positivo rispetto all’attuale situazione di abbandono, non è stato da noi contestato, anzi l’abbiamo considerato positivo. Diverso però è il giudizio sulle scelte complessive che riguardano il ridisegno dell’azienda ospedaliera ICP (Istituti clinici di perfezionamento), perché quell’azienda nell’attuale assetto ci preoccupa poiché non ha le caratteristiche per poter esercitare il suo ruolo, soprattutto nel contesto del modello competitivo voluto da Borsani e Formigoni.

Rispetto all’attuale Fondazione, vorremmo sottolineare che la sottoscrizione dell’Accordo di programma ha interessato gli attori istituzionali (il Ministero e la Regione Lombardia) e in nessun modo il sindacato, nonostante che le dichiarazioni di Borsani facciano intendere il contrario. Tirare in ballo impropriamente il sindacato per pararsi dalle critiche dell’opposizione non ci sembra corretto.

CdLM di Milano
Cgil Lombardia
Funzione Pubblica Cgil Milano
Funzione Pubblica Cgil Lombardia


Sesto San Giovanni 18 Novembre 2004

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