L'assessore guglielmo rifiuta il confronto con il sindacato sulle materie del lavoro.
COMUNICATO STAMPA
L’ASSESSORE GUGLIELMO RIFIUTA IL CONFRONTO CON IL SINDACATO SULLE MATERIE DEL LAVORO.
LA GIUNTA REGIONALE FAVORISCE I SERVIZI AL LAVORO DEI SOGGETTI PRIVATI ED ESPROPRIA LE PROVINCE DALLE LORO COMPETENZE
La Giunta regionale (nella seduta del 19 novembre) ha definito, con atto unilaterale, un Progetto di Legge che interviene sulla Legge Regionale 1/99 sulle politiche del lavoro.
Questa decisione, annunciata con un giorno d’anticipo da una lettera dell’assessore Guglielmo ai segretari generali di CGIL CISL UIL della Lombardia, è grave sia per il metodo adottato (che interrompe un confronto in atto nella Commissione Regionale per le Politiche del Lavoro) che per le scelte compiute su una materia particolarmente importante e delicata.
La decisione della Giunta evidenzia un modello decisionale fortemente accentrato che svilisce il ruolo delle parti sociali e delle Istituzioni territoriali. Nel merito le politiche attive del lavoro vengono attribuite, in modo indifferenziato, a soggetti pubblici e privati con un evidente rischio di penalizzare le fasce più deboli di lavoratrici e lavoratori e di un ulteriore indebolimento dei servizi all’impiego.
La volontà manifestata dall’assessore all’istruzione, formazione e lavoro, Guglielmo di mortificare ed annullare il confronto tra le parti ha trovato ulteriore conferma nella scelta di assumere una deliberazione sull’apprendistato professionalizzante senza alcuna informazione preventiva al sindacato né, tantomeno, il necessario percorso di contrattazione.
Le scelte della Giunta Regionale configurano un totale mutamento delle relazioni tra le parti e rischiano di interrompere anche gli altri ambiti di confronto.
Sesto San Giovanni, 24 novembre 2004