Ancora una volta la regione lombardia discrimina gli immigrati


ncora una volta la Giunta Regionale della Lombardia non smette di stupirci.
A poche settimane dalla presentazione del dossier annuale dell'osservatorio regionale per l'integrazione e la multietnicità dove si è preso atto della presenza significativa degli stranieri nella nostra regione e dove sono stati enunciati e portati ad esempio progetti di integrazione sociale sul territorio lombardo ecco, dopo l'approvazione del regolamento per l'accesso alle case popolari un ulteriore esempio della filosofia discriminatoria dell' Amministrazione di Centro Destra.
Ci riferiamo alla delibera di Giunta del 26 marzo 2004 N°7/16950 " Tessere regionali di trasporto pubblico...", delibera approvata unilateralmente, senza alcun confronto con le Organizzazioni Sindacali.
Nella delibera vengono previste tariffe agevolate o ridotte e tessere gratuite per cittadini in particolari condizioni
Ed ecco la discriminazione
Le tessere per il trasporto pubblico agevolate o gratuite saranno solo ed esclusivamente per i cittadini residenti in Lombardia con la cittadinanza italiana.
Di conseguenza gli invalidi civili, inabili ed invalidi del lavoro immigrati a differenza dei cittadini italiani saranno esclusi dai benefici.
Ai lavoratori/lavoratrici immigrati/e nelle condizioni di cui sopra sarà consentito l'acquisto della sola tessera a tariffa intera di 999 EUR all'anno.
La legge 38/88 della Regione Lombardia "interventi a tutela degli immigrati extracomunitari e delle loro famiglie" prevedeva l'istituzione e il funzionamento di una Consulta Regionale con il compito di esprimere pareri sui provvedimenti formulati dalla Giunta Regionale sui problemi degli immigrati extracomunitari.
Sarebbe il caso di attivarla per evitare che la Giunta Regionale continui in politiche discriminatorie nei confronti di una fascia debole della popolazione quale è quella immigrata.

E' evidente che oltre ai cittadini stranieri non appartenenti all'Unione Europea, sono esclusi dal beneficiare dell' agevolazione anche i cittadini dell'Ue residenti nel territorio lombardo.

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