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Sciopero generale 26 marzo: significativa partecipazione alle manifestazioni di oggi in lombardiaCOMUNICATO STAMPA
SIGNIFICATIVA PARTECIPAZIONE ALLE MANIFESTAZIONI DI OGGI ANCHE IN LOMBARDIA
Decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori hanno partecipato, anche in Lombardia, in modo massiccio alle manifestazioni di oggi per lo sciopero generale di quattro ore indetto da Cgil, Cisl, Uil. Oltre a Milano, che ha già fornito la propria valutazione della partecipazione di 200mila lavoratrici e lavoratori al corteo di stamattina, ecco i dati ufficiali della partecipazione alle manifestazioni organizzate nelle altre 12 province lombarde.
Bergamo 8.000
Brescia 15.000
Monza 8.000
Como 3.000
Cremona 4.000
Lecco 5.000
Legnano 5.000
Lodi 3.000
Mantova 6.000
Pavia 5.000
V.Camonica 1.000
Varese 5.000
Alte le percentuali di adesione: ecco l’elenco di alcune aziende nelle quali c'è stata una partecipazione del 100% o molto vicina al 100%:
in Brianza Impresa edile Rovelli, Cosmetic Proget nel terziario, Colombo Spurghi nel Pubblico Impiego, la Colmar nel settore tessile; a Como, il personale della Dogana, a Mantova la Belleli, l'Iveco, la Corneliani, a Pavia , tra i chimici, la Toscana Gomma e l'impresa Pecora, la Galbani negli alimentaristi; a Brescia alte percentuali alla Beretta, alla Capra metalli, alla santoni tra i metalmeccanici, Ave, CF gomma e Chicco Artsana nel chimico, Cooperazione Marmo nei lapidei, l'Italcementi e la Società italiane lastre, nel settore tessile l'Alfa confezioni. Infine altissime percentuali a Milano alla Cedim metalmeccanica, alla Mondadori Melzo nelle telecomunicazioni,
alle alimentari Galbani, Nestlè, Yomo e Centrale del latte.
Susanna Camusso, Segretario Generale della Cgil Lombardia, nel comizio tenuto nel corso della manifestazione di Lodi, ha detto tra l'altro: "Milioni di lavoratrici, di lavoratori, di pensionati si ritrovano oggi in tutte le piazze d’Italia per rivendicare di poter aver ancora fiducia nel futuro di questo paese. Per questo, con l’assemblea dei delegati del 10 marzo, con lo sciopero di oggi, con la manifestazione nazionale dei pensionati del 3 aprile diciamo che bisogna cambiare l’agenda politica, l’agenda delle scelt,e le priorità del Paese; chiediamo che questo governo, per una volta ,si occupi delle scelte che è necessario fare per dare una prospettiva positiva che oggi non vediamo.
Questo governo ha offerto certezze e soddisfazioni ai forti, agli evasori fiscali, soldi a pioggia e condoni, inni all’illegalità, ha impoverito il paese; è ora di cambiare, perché il fallimento è davanti agli occhi di tutti, cambiare perché non siamo disposti a sentirci dire che non sappiamo fare la spesa quando il nostro potere d’acquisto diminuisce ogni giorno.
Così come non possiamo accettare che nel paese dei condoni, dell’esenzione dalle tasse dei grandi patrimoni, si faccia cassa manomettendo le pensioni d’anzianità.
Cambiare dunque l’agenda delle priorità per il Paese perché dobbiamo dare risposta e prospettiva ai tanti lavoratori e alle tante lavoratrici che nelle aziende stanno subendo processi di mobilità, di cassa integrazione, di totale incertezza, come i lavoratori della Polenghi, la cui attività lavorativa è messa in discussione delle attività speculative e illegali del signor Tanzi".
Sesto San Giovanni 26 marzo 2004
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