La cgil torna a chiedere maggiori garanzie per il finanziamento pubblico della formazione dopo il caso lombardia


COMUNICATO STAMPA

LA CGIL TORNA A CHIEDERE MAGGIORI GARANZIE PER IL FINANZIAMENTO PUBBLICO DELLA FORMAZIONE DOPO IL CASO LOMBARDIA

Dichiarazione di Susanna Camusso Segretario Generale Cgil Lombardia e Wolfango Pirelli Segretario Generale Cgil scuola Lombardia

Le notizie pubblicate oggi sulla stampa in merito alle vicende della formazione professionale lombarda sono gravi e preoccupanti. Sui singoli fatti e responsabilità spetta alla Magistratura compiere tutti gli atti necessari e conseguenti.

E’ però profondamente ingiusto che un importante settore del comparto della formazione sia continuamente e sempre più spesso oggetto di continui fatti di cronaca. Le ricadute negative sugli operatori della formazione professionale che tutte le mattine hanno l’importante compito di recuperare giovani e adulti ad un percorso di formazione che restituisca fiducia e dignità a persone che spesso vengono da esperienze demotivanti, e sull’intero sistema sono evidenti.

Cgil e Cgil scuola della Lombardia da tempo hanno denunciato nelle sedi istituzionali e pubbliche l’allarme per i possibili rischi che avrebbe potuto correre il sistema regionale della formazione professionale in conseguenza delle modalità con le quali, in questa regione si è proceduto all’accreditamento delle strutture formative. Atto dovuto dalla regione in ordine alla legge nazionale 196/97.

Tale atto avrebbe però potuto rappresentare una tappa importante attraverso la quale rilanciare un sistema di offerta formativa a finanziamento pubblico di qualità,

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