DOMANI A MILANO L’ASSEMBLEA REGIONALE DELLA CGIL “LE DONNE CAMBIANO….”.TRA PRESENTE E FUTURO, PROBLEMI E OPPORTUNITÀ 

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Le donne occupate in Lombardia raggiungono circa il 57%; la crisi ha interrotto il trend positivo dell’ultimo decennio nel quale l’obiettivo europeo del 60% di donne che lavorano sembrava a portata di mano. Nonostante la disoccupazione in aumento a causa della perdurante crisi economica, in particolare la disoccupazione giovanile ha raggiunto nel 2012 il 27%, mentre nel 2008 si attestava al 12%, le donne continuano a manifestare il desiderio di entrare nel mercato del lavoro.
Rimane purtroppo inalterato il divario tra i generi perché la distanza tra occupazione maschile e femminile si attesta intorno ai 17/18 punti quando la media europea è di 12 punti.
Il lavoro delle donne è particolarmente importante per far ripartire l’economia perché possiede intrinsecamente una caratteristica anticiclica: le economiste stimano che, per 100 posti di lavoro femminili, si creino altri 15 posti di lavoro per l’aumentata domanda di servizi.
La maternità rappresenta sempre un grosso scoglio: dal 2006 al 2012 circa 30.000 donne in Lombardia hanno lasciato il lavoro nel primo anno di vita del bambino. Inoltre per le donne la maternità genera una battuta d’arresto nell’avanzamento professionale che spesso non riescono più a recuperare, aggravando il differenziale salariale che supera il 22%.
Le donne lombarde hanno un tasso di fecondità pari a circa 1,2 figli per donna, tra i più bassi nel panorama europeo; solo le donne migranti mantengono, per ora, tassi di fertilità più alti che consentono di far registrare positivamente il saldo tra nascite e morti.
Anche le famiglie si sono trasformate: ad esempio a Milano il 75% dei nuclei familiari è composto al massimo da 2 persone e più del 50% sono famiglie monocomponente, spesso si tratta di donne sole, cresce anche il peso delle donne capofamiglia con figli minori a carico.
Una nota positiva per le donne lombarde, così come a livello nazionale, è la propensione a studiare conseguendo titoli di studio di tutti i livelli e grado fino a quelli più alti come lauree, master e dottorati.
Di solito le ragazze si laureano prima e in modo più brillante rispetto ai loro coetanei ma le differenze sono in agguato da subito perché ad un anno dal conseguimento della laurea lavora il 59% degli uomini e solo il 53% delle donne.
Questi sono alcuni dei dati che saranno al centro della riflessione delle donne della CGIL Lombardia che si riuniranno in assemblea domani, venerdì 5 aprile, alla Camera del Lavoro di Milano a partire dalle 9,30 fino alle 16. L’assemblea segna la tappa conclusiva di un percorso preparatorio partito a settembre dello scorso anno e proseguito con due seminari di approfondimento (gennaio e febbraio 2013) su contrattazione e welfare, che ha l’obiettivo di portare il contributo di idee e di proposte delle donne del maggior sindacato lombardo all’assemblea nazionale delle donne della Cgil che si terrà entro l’estate, anch’essa a conclusione del percorso nazionale durato circa un anno. Ulteriore obiettivo dell’iniziativa è quello di mettere a punto una serie di proposte da realizzare nel breve e medio periodo in Lombardia a livello regionale, territoriale e con le categorie, per il lavoro e l’occupazione, attraverso la contrattazione, e per il welfare e le reti dei servizi.
Coordina i lavori dell’assemblea Melissa Oliviero della Segreteria della CGIL Lombardia. Introduce Fulvia Colombini della Segreteria della CGIL Lombardia
Dopo la prima tornata di interventi, alle 11,15 è prevista una tavola rotonda dal titolo: “Uno sguardo oltre la crisi”, alla quale partecipano: Nino Baseotto Segretario Generale CGIL Lombardia, Sabina Bellione Vice-presidente Legacoopservizi Lombardia, Silvia Pasqua Docente Università di Torino, Carolina Pellegrini Consigliera di Parità Regione Lombardia e Roberto Polli Direttore Generale Confindustria Lombardia.
Alle 14, dopo la pausa pranzo riprenderanno i lavori con gli interventi delle categorie e delle Camere del Lavoro. Concluderà i lavori, attorno alle 15,30 Elena Lattuada, della Segreteria della CGIL nazionale


Sesto San Giovanni 4 aprile 2013

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