CGIL LOMBARDIA: BASTA CON IL BALLETTO DI CIFRE SULL’EMERGENZA CASA LA REGIONE FACCIA CHIAREZZA E ASSUMA CONCRETI IMPEGNI ECONOMICI. 

Si è svolto lunedì 16 settembre un incontro presso la Regione con l’Assessore Bulbarelli e le forze sociali sull’emergenza casa. Nel corso dell’incontro la CGIL e il SUNIA, in accordo con le categorie interessate, la FP, la FILLEA e lo SPI, hanno ribadito che la crisi economica e l'inconsistenza degli interventi della Regione Lombardia negli ultimi 20 anni, stanno mandando in tilt il sistema di edilizia sociale pubblica, com’era già stato sottolineato nel documento inviato all’Assessorato, alla Giunta e a tutte le forze politiche, con la richiesta di un incontro e di un’audizione presso la Commissione consiliare.
La CGIL Lombardia, il SUNIA, la Funzione Pubblica, il sindacato dei pensionati SPI e il sindacato dei lavoratori edili FILLEA hanno da tempo denunciato questo stato di cose. La domanda di alloggi sociali in Lombardia è sempre più numerosa, mentre l'offerta non è in grado di fare un passo avanti. La richiesta ad oggi ammonta ad almeno 60.000 alloggi, ma si stima che nei prossimi 5/10 anni potrebbe arrivare fino a 200.000, per fasce sociali sempre più diversificate.
Inoltre peggiora sempre più la situazione di sostegno alle morosità incolpevoli e il Fondo sostegno affitti non riesce a soddisfare il fabbisogno crescente dei cittadini che si rivolgono agli sportelli dei nostri Comuni ormai privati delle risorse indispensabili. Già lo scorso anno sono stati esclusi dal fondo i pensionati con pensione minima.
La sbandierata riforma delle ALER non può risolvere questi problemi, può solo introdurre nuove tensioni nel sistema di edilizia residenziale pubblica, mettendo in difficoltà i livelli occupazionali dei lavoratori delle aziende di gestione e facendo venir meno il ruolo sociale fin qui giocato dalle ALER a livello territoriale.
Crediamo che in una fase così delicata si debba fare uno sforzo di trasparenza e di chiarezza sui numeri, anche per quanto riguarda notizie infondate circa le retribuzioni dei dipendenti. Inoltre denunciamo tentativi di "colpi di mano" per cambiare in peggio gli attuali Regolamenti mentre è ancora in corso il confronto con le Organizzazioni Sindacali.
Vogliamo combattere gli sprechi e le inefficienze, ma non ci stiamo alle speculazioni sulle ALER, e tantomeno all'unica ALER regionale proposta dalla Giunta Maroni.
Tutto questo è stato al centro di una petizione popolare che ha visto la raccolta di 10.000 firme di cittadini e cittadine, consegnata al Direttore Generale Casa lo scorso 8 agosto al termine di un presidio sotto la Regione.
La CGIL, il SUNIA e le categorie FP, FILLEA e SPI continueranno la loro mobilitazione per dare risposte adeguate ai problemi abitativi, che stanno diventando una vera e propria emergenza sociale; un'emergenza che necessita di risorse aggiuntive e di investimenti per il diritto alla casa, non di chiacchiere o di superficiali Progetti di legge .


Sesto San Giovanni 19 settembre 2013

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