IL LAVORO STAGIONALE AGRICOLO IN LOMBARDIA: LE PROPOSTE DELLA CGIL PER LA LEGALITÀ E I DIRITTI. UN CONVEGNO DOMANI A PAVIA.

DICHIARAZIONE DI FULVIA COLOMBINI DELLA SEGRETERIA DELLA CGIL LOMBARDIA.

Dei temi legati alla legalità e ai diritti nel lavoro agricolo si discuterà domani, martedì 4 giugno, dalle ore 9,30 a Pavia, presso Santa Maria Gualtieri, in Piazza della Vittoria, in un convegno co-promosso da Cgil Lombardia e Camera del lavoro di Pavia, al quale parteciperanno le Camere del lavoro di Brescia e Mantova e la Segreteria nazionale della Cgil. Saranno presenti le istituzioni e gli enti locali e le maggiori aziende vitivinicole del territorio pavese.
Il convegno, presieduto da Renato LOSIO, Segretario Generale della Camera del Lavoro di Pavia, sarà aperto da una relazione introduttiva di Fulvia COLOMBINI, Segretaria della Cgil Lombardia. Intervengono: Simone ACCARDO, Segretario Generale Flai Cgil Pavia, Gloria BARALDI, Segretaria della Funzione Pubblica Cgil Lombardia, Damiano GALLETTI, Segretario Generale della Camera del Lavoro di Brescia, Daniele BOSONE, Presidente della Provincia di Pavia, Massimo BERGONZI, Vicesindaco di Santa Maria della Versa, Luciano NIETO, Presidente Confagricoltura Pavia, Claudia MILONI, Segretaria Camera del Lavoro di Mantova, Pierangelo LOMBARDI, Sindaco di Stradella, Marco BERMANI, Segretario Generale Flai Cgil Lombardia. Conclude: Vera LA MONICA Segretario Nazionale Cgil.

La Lombardia rappresenta il 25% del fatturato nazionale del settore agroalimentare, ed è la terza regione d’Italia per numero di prodotti certificati, tra i quali i vini di Franciacorta e dell’Oltrepò pavese.
“Un settore importante - dice Fulvia Colombini - su cui, a maggior ragione in un a fase di crisi, è utile intervenire per far sì che la qualità dei prodotti sia l’esito di una filiera che investe, in tutte le sue fasi, sulla trasparenza, sulla qualità e sulla legalità come fattori di successo”.
Il lavoro stagionale in Lombardia presenta numerosi problemi, a volte analoghi a quelli delle regioni del Sud, anche se finora più nascosti: “Si diffonde il fenomeno del caporalato e delle “cooperative senza terra”, prosegue Colombini, che intermediano la manodopera con processi non trasparenti, avulsi dal territorio, che non garantiscono ai lavoratori la giusta retribuzione, i diritti, le assicurazioni sociali e sottraggono allo Stato importanti risorse previdenziali e fiscali per effetto del lavoro in nero e in grigio.
Ci sono problemi di accoglienza sul territorio, perché ai lavoratori, quasi tutti stranieri, non viene garantito un alloggio e spesso devono adattarsi nel trovare soluzioni improvvisate ed estemporanee che confliggono con la popolazione residente.
Le soluzioni ci sono, conclude la sindacalista, e la Cgil Lombardia ha messo a punto un documento di “Linee guida per patti territoriali per la trasparenza, la qualità, la legalità del lavoro stagionale” che proporrà alla discussione pubblica.
Tra le varie proposte si vuole discutere anche dell’introduzione di una certificazione
“prodotto doc per legalità” che contraddistingua quelle aziende che si renderanno
disponibili ad un percorso di trasparenza.

Sesto San Giovanni 3 giugno 2013 

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