CGIL LOMBARDIA - FUNZIONE PUBBLICA CGIL LOMBARDIA

LA REGIONE LOMBARDIA TAGLIA L’ASSISTENZA PUBBLICA AI MALATI TERMINALI.

DICHIARAZIONE DI MELISSA OLIVIERO DELLA SEGRETERIA DELLA CGIL LOMBARDIA E DI ALBERTO VILLA DELLA SEGRETERIA DELLA FUNZIONE PUBBLICA CGIL LOMBARDIA

La giunta regionale ha tagliato del 20-30% il finanziamento delle cure palliative domiciliari per l’assistenza ai malati terminali oncologici.
Questo emerge dalla lettura della delibera del 28 dicembre 2012 con la quale la Regione Lombardia ha pagato a consuntivo le prestazioni eseguite dagli ospedali pubblici e privati ai malati terminali di cancro per l’anno 2011.

La CGIL e la FP CGIL regionali hanno effettuato una lettura dei dati che si basa su una stima dei tagli effettuati, dalla quale emerge che i più consistenti hanno colpito il settore pubblico: a titolo esemplificativo, -30% al Sant’Anna di Como, -25 a Lecco, -30 al San Paolo, -27 all’Istituto nazionale dei tumori, -27 a Legnano, -18 a Crema; e anche in altri nosocomi, dove nelle stime si tiene conto di altri progetti finanziati dalla Regione, i tagli sono consistenti: -34 al Sacco, -32 al Niguarda e al San Carlo, -27 a Garbagnate.
Dalla stima emerge, al contrario, che le strutture private hanno generalmente avuto un incremento.

“Si tratta di una scelta incomprensibile e ingiusta - dice Melissa Oliviero della Segreteria della CGIL Lombardia - di operare tagli in un servizio di assistenza così delicato, che richiederebbe più sensibilità da parte della Regione Lombardia verso i malati terminali e le loro famiglie. In altre parole verso i più deboli e chi si trova in una condizione di particolare difficoltà.
Noi chiediamo che vengano garantite le risorse necessarie a copertura di questo servizio, perché forte è la preoccupazione che i tagli effettuati - cambiando le regole in corso d’opera - sui rimborsi degli anni precedenti (certamente sul 2011, temiamo fortemente anche sul 2012), si possano ripercuotere sui livelli e la qualità dell’assistenza per il futuro”

“Con la politica dei tagli lineari, afferma Alberto Villa della Segreteria FP CGIL Lombardia, la Regione non solo colpisce i cittadini più deboli, ma umilia e mortifica i professionisti della sanità: sono loro che devono metterci la faccia e spiegare ad un malato terminale che le prestazioni sono state tagliate! "
Colpisce il contrasto tra queste decisioni rigoriste della giunta, che si aggiungono alla riduzione dell’esenzione dai ticket per disoccupati e cassintegrati, e l’entità delle somme che a parere della magistratura sarebbero state pagate a Formigoni per “aggiustare” provvedimenti a favore di alcuni erogatori privati (San Raffaele e Maugeri).
Si parla di privilegi che avrebbero sottratto risorse pubbliche destinate al Servizio Sanitario Regionale per milioni di euro.
Anche alla luce di queste vicende, c’è l’esigenza di ristabilire un principio etico nella gestione delle risorse pubbliche, e di ridefinire le priorità delle politiche sanitarie, a partire dalla tutela dei più deboli.

Sesto San Giovanni 19 febbraio 2013 

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