POLITICHE ABITATIVE E ALER, PROTESTA DEI SINDACATI CONFEDERALI. COSI' NON VA!

Le Organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL e le OO.SS. degli inquilini SUNIA, SICET e UNIAT della Lombardia ritengono che la riforma delle ALER, considerando le attuali urgenze sociali di comparto e in particolare l'assenza grave di una politica di rilancio dell'edilizia pubblica e di risposta all'emergenza casa, proposta dalla Giunta sia sbagliata.

Si possono risparmiare risorse anche senza un'agenzia regionalizzata che oltre a introdurre elementi di forte burocratizzazione, con una sovrastruttura centralizzata che assumerebbe compiti d'indirizzo e controllo che oggi sono già dell'Assessorato e della Direzione Casa di Regione Lombardia, svuoterebbe le attuali aziende di funzioni e autonomia in ambito territoriale, anche ai fini del raccordo con gli enti locali rispetto alla gestione unitaria e alle politiche di sviluppo e riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico.

Da tempo chiediamo a Regione Lombardia di affrontare la problematica, vera, delle economie di gestione non solo con l'intervento, pur necessario, di riduzione dei costi degli organi amministrativi, ma anche sotto il profilo dell'efficientamento della gestione e della qualità del servizio, con migliori procedure di controllo sui risultati della gestione e di trasparenza su appalti e forniture, in particolare le forniture energetiche, con la definizione di parametri e standard di costo, con il taglio delle consulenze esterne e, infine, con una seria riduzione dell'aggravio fiscale. 

 A peggiorare la già discutibile efficacia del provvedimento di riforma adottato dalla Giunta nel produrre risultati coerenti con l'obiettivo di assicurare qualità del servizio ed efficienza delle gestioni, contrastando la tanto criticata invasione della politica nel sistema di governo di un servizio di primaria importanza sociale come l'edilizia pubblica, arrivano ora le nomine dei Commissari che dovrebbero reggere le sorti delle attuali Aziende lombarde per l'edilizia residenziale pubblica, con il classico criterio spartitorio-partitico.

Anche per questo le Organizzazioni Sindacali Confederali e degli inquilini manifestano la loro protesta dopo che per settimane hanno invano chiesto un confronto, stante, peraltro, che la scelta della Giunta Regionale di non confrontarsi preventivamente proprio con la parte sociale che tramite il contributo di scopo a carico del lavoro dipendente, è stata la principale e, in taluni momenti, l'esclusiva finanziatrice dei programmi di costruzione del patrimonio di alloggi di ERP è ingiusta e senza precedenti.

Milano 19 giugno 2013

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