AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA: MANCANO I FINANZIAMENTI. SITUAZIONE MOLTO PREOCCUPANTE.

DICHIARAZIONE DI FULVIA COLOMBINI DELLA SEGRETERIA DELLA CGIL LOMBARDIA

“Continua e prosegue la nostra denuncia sul mancato finanziamento agli ammortizzatori sociali in deroga da parte del Governo. A dirlo, a nome della CGIL Lombardia è Fulvia Colombini, della Segreteria, che oggi ha partecipato all’incontro in Regione.
Oggi abbiamo concordato con l’Assessore Aprea che Finlombarda anticiperà direttamente ai lavoratori i 42 milioni di euro destinati alla Lombardia dall’ultimo decreto del Governo Monti, e questi fondi, a detta dell’Assessore Aprea, rappresentano “una boccata di ossigeno”.
La Cgil Lombardia, pur apprezzando il gesto, valuta che i problemi sono e restano gravi e non vanno minimizzati.
Facciamo due conti: in Lombardia sono state decretate circa 2.000 domande di cassa in deroga per 87 milioni di euro nel marzo scorso (prima tranche del Governo Monti); con gli attuali 42 milioni si potranno decretare forse altre 1.200 domande delle 10.000 giacenti in attesa di autorizzazione, mentre il fabbisogno complessivo è di circa 200 milioni.
Ci sembra quindi - continua Fulvia Colombini - che la notizia del giorno sia quella che 8.800 domande sono e rimangono bloccate in attesa di decretazione, che non sappiamo quando e se ci sarà.
Del nuovo miliardo decretato dal Governo Letta ad ora non c’è traccia, forse il 13 giugno le Regioni avranno il primo riparto di 500 milioni che arriveranno però non prima di ottobre.
In Lombardia l’accordo quadro è valido fino al 30 giugno e con queste prospettive, Nonostante l’accordo lombardo sia un buon accordo, non sappiamo se ci saranno le condizioni economiche per continuare a garantirlo anche per i prossimi sei mesi.
Siamo molto preoccupati - conclude la Segretaria della CGIL Lombardia - perché con un tasso di disoccupazione a oltre il 10%, se si aggiungessero altre migliaia di licenziamenti, senza che ci siano segnali di ripresa, la coesione sociale non potrebbe essere garantita.
In questi anni abbiamo fatto tutti gli sforzi per tutelare posti di lavoro e salvaguardare le imprese, ma la situazione sta deteriorandosi a vista d’occhio.
Chiediamo a Regione Lombardia di fare la sua parte nei confronti del Governo, come la faremo noi e di pretendere le risorse che servono al nostro sistema produttivo e per garantire la continuità ai lavoratori e di garantire in breve tempo un sistema di anticipazione sociale generalizzato.
Come Cgil vogliamo parlare dei contratti di solidarietà come forma prioritaria per gestire le crisi, e di tutte le altre misure utili, ma al momento il quadro complessivo è molto incerto”.

Sesto San Giovanni 5 giugno 2013
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