CONTRATTO NAZIONALE DEGLI EDILI: E' IN CORSO LA MANIFESTAZIONE INTERREGIONALE A MILANO DAVANTI AD EXPO.

L'intervento di Nino Baseotto

E' in corso davanti alla sede di Expo2015 a Milano, la manifestazione per lo Sciopero generale di oggi, 13 dicembre, indetto da Feneal Uil - Filca Cisl - Fillea Cgil dopo la rottura del tavolo per il rinnovo del CCNL edilizia con Ance e Coop il 21 novembre scorso.

Dopo 11 mesi di confronto, in quell’ultimo incontro le controparti imprenditoriali hanno avanzato una proposta giudicata dai sindacati di categoria “inaccettabile e provocatoria”, dichiarando che non c’è disponibilità a definire alcun aumento contrattuale. “Nessuna crisi, hanno detto immediatamente le organizzazioni sindacali, può giustificare l’azzeramento del ruolo del CCNL, né tanto meno può essere usata per scaricare il costo sui lavoratori”.
Inoltre Ance e Coop, sconfessando gli affidamenti raggiunti in precedenti confronti, hanno avanzato una proposta che di fatto "elimina" l’anzianità professionale edile (APE), provocando un calo delle retribuzioni di tutti i lavoratori, ad iniziare da quelli con più anzianità.
Sulla bilateralità è stata riproposta una logica che, anziché favorire interventi volti al rilancio, alla riqualificazione e alla riunificazione del sistema, per garantire un servizio più efficace ed efficiente, punta solo a generare risparmi per le imprese, con tagli lineari ai costi contrattuali.

La parte più conservatrice del padronato vuole uscire dalla crisi ridimensionando il ruolo del CCNL, della contrattazione di secondo livello, della bilateralità, dei diritti dei lavoratori e delle regole necessarie ad una rigorosa competizione.
Feneal Uil - Filca Cisl - Fillea Cgil vogliono:
- rinnovare il contratto nazionale di lavoro;
- un adeguato aumento salariale;
- mantenere l‘APE come diritto contrattuale;
- un lavoro dignitoso, sicuro e regolare, difendere e ampliare i diritti.

Inoltre, molti dei problemi incontrati nella trattativa derivano dalla difficoltà di Ance e Coop di rappresentare realmente il settore. E' per questo motivo che le OO.SS chiedono norme che siano in grado di misurare l'effettiva rappresentanza di tutte le controparti.

Per gli edili di Cgil Cisl Uil "Ance e Coop hanno imboccato una strada senza ritorno, che ci allontana da un positivo rinnovo del CCNL ma soprattutto ci allontana dalla giusta via d’uscita dalla crisi, che non può prescindere dal rafforzamento della qualità del lavoro e delle imprese, dando continuità alle azioni comuni per una edilizia di qualità” che per il nostro paese “è e resta la grande priorità strategica, quella cioè di costruire in sicurezza e nel rispetto del territorio e delle persone, come purtroppo ancora la tragedia della Sardegna mette in drammatica evidenza".
Si continua invece "a rincorrere la mera riduzione dei costi e dei diritti, senza peraltro alcun rispetto dei vigenti accordi interconfederali ”; per questo dai sindacati il "no ad una proposta irricevibile e provocatoria” dicono Feneal Filca Fillea, che hanno chiamato tutti i lavoratori e le lavoratrici dell'edilizia allo sciopero generale di otto ore per oggi, venerdi' 13 dicembre, proseguendo la mobilitazione fino a quando non si otterrà il rinnovo del contratto nazionale.

MANIFESTAZIONE INTERREGIONALE A MILANO DAVANTI A EXPO 2015
delle regioni Valle D’aosta, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige e Veneto

ore 9,30 davanti all’ingresso del cantiere di Milano. Varco Località Cascina Merlata. Via Gottlieb Wilhelm Daimler (traversa di via Gallarate altezza civico 450 concessionaria Mercedes), MILANO
SONO INTERVENUTI
Enrico Vizza Segretario Generale Feneal Milano
Nino Baseotto Segretario Generale CGIL Lombardia
Domenico Pesenti Segretario Generale FILCA Nazionale

DI SEGUITO L' INTERVENTO DI NINO BASEOTTO SEGRETARIO GENERALE CGIL LOMBARDIA, CHE AL TERMINE DEL SUO INTERVENTO HA RICORDATO LA MANIFESTAZIONE DI DOMANI MATTINA IN PIAZZA SAN BABILA INDETTA DA CGIL CISL UIL REGIONALI PER CAMBIARE LA LEGGE DI STABILITA'. 

Care lavoratrici, cari lavoratori,
vi porto anzitutto – a nome di CGIL CISL UIL della Lombardia – la solidarietà ed il sostegno di tutto il Sindacato lombardo alla vostra lotta per la conquista del Contratto nazionale di lavoro.
È una lotta giusta perché il diritto ad un contratto dignitoso è un diritto che non si può negoziare.
Le proposte avanzate da ANCE e COOP non solo sono indecenti e inaccettabili, non solo sono una vera e propria provocazione, ma sono anche e soprattutto il segno di una visione sbagliata della crisi e di come uscirne.
Infatti, quando si pensa ad un rinnovo di contratto senza alcun aumento delle retribuzioni e, per di più, si pretende di eliminarel’anzianità e tagliare la bilateralità, vuol dire che si pensa di poter affrontare la crisi umiliando il lavoro.
Si pensa a chi lavora non già come la risorsa più preziosa di cui le Aziende dispongono, ma ad un costo da tagliare, a persone da umiliare.
Allora noi diciamo NO, perché la nostra dignità non è in vendita, perché o vince il lavoro, il suo valore, la sua utilità, oppure questa crisi lunga e devastante non avrà fine.
ANCE e COOP se ne facciano una ragione.
Dopo 11 mesi di trattativa è tempo che mostrino senso di responsabilità e serietà: ci vuole un nuovo contratto nazionale, dignitoso, equilibrato, in linea con gli accordi già realizzati negli altri comparti.
Un contratto che dia risposte positive e utili non solo alle difficoltà del settore, ma anche alle attese delle lavoratrici e dei lavoratori che più di tutti hanno pagato e pagano gli effetti della crisi.
Non è solo questione di soldi.
Avete ragione a dire NO alla pretesa di ANCE e COOP che vorrebbero l’eliminazione della responsabilità in solido delle imprese.
In un settore come quello dell’edilizia, dove evasione contributiva e fiscale e irregolarità del rapporto di lavoro sono una costante, questo vorrebbe dire favorire l’illegalità e il malaffare.
Voi invece vi battete per un contratto che faccia della legalità, del rispetto delle regole il tratto distintivo del settore.
FILLEA, FILCA e FENEAL sono da sempre al fianco di CGIL CISL e UIL nella lotta per la legalità e contro le infiltrazioni mafiose.
Per questo insieme ci siamo battuti e ci battiamo nei luoghi di lavoro ed ai tavoli istituzionali, con i committenti pubblici (Regioni, Province, Comuni) e con quelli privati.
Oggi, non a caso, avete scelto di manifestare davanti all’ingresso del cantiere EXPO 2015: tutti sanno le nostre battaglie perché EXPO sia davvero un’opportunità di sviluppo per l’intero Paese, perché siano superati i ritardi nei lavori nel rispetto delle leggi, della sicurezza e dei diritti di chi lavora, perché siano assicurate le risorse necessarie per la realizzazione di EXPO, così come delle grandi infrastrutture utili a rilanciare lo sviluppo economico, come Brebemi, Pedemontana e Tem.
Questo si può fare scommettendo sul lavoro, sulle professionalità, sulla fatica di chi lavora e smettendola di prendere a pretesto EXPO per cercare deroghe ai contratti, per cancellare lo strumento fondamentale del contratto nazionale.
Al Governo ed alle nostre Regioni diciamo una cosa semplice e precisa: il rilancio dell’edilizia è parte fondamentale di quella politica per la crescita e l’occupazione che noi rivendichiamo. Per questo domani Cgil Cisl Uil saranno in tutte le piazze d'Italia per chiedere con forza la modifica della legge di stabilita', perché cosi' non serve al Paese e al lavoro.
Il rilancio dell’edilizia passa anche attraverso tre cose che si possono e si devono fare subito, nell’interesse del Paese:
• la messa a norma del nostro patrimonio immobiliare, anche per produrre un grande risparmio energetico;
• il rilancio dell’edilizia pubblica e convenzionata;
• la messa in sicurezza del territorio e del patrimonio edilizio scolastico.
Ecco perché questo cantiere è un luogo simbolico: per il futuro del Paese e per la ripresa dell’occupazione.
EXPO è un’occasione che l’Italia non può mancare.
Ma anche il dopo EXPO è un’opportunità da costruire: quest’area deve essere sottratta alla piaga della speculazione e destinata adhousing sociale, alla nuova sede della RAI o ad altri progetti di interesse comune e di utilità sociale.
Davvero l’edilizia può essere uno dei volani per l’uscita dalla crisi.
Non si esce dalla crisi senza il lavoro, perché è il lavoro la chiave del nostro futuro.
Un Paese dove quattro giovani su dieci non hanno e non trovano lavoro è un Paese malato, è un Paese senza futuro.
Vogliamo un lavoro dignitoso.
Il lavoro non è solo fatica ma è un valore, è cultura, è la possibilità di costruire la nostra vita, di progettare ciò che siamo e vorremo essere.
Nel lavoro i doveri devono accompagnarsi ai diritti, ai diritti di ciascuno e di tutti.
Uno di questi è il diritto ad un contratto.
La riuscita dello sciopero e della manifestazione di oggi è il segno della vostra e nostra volontà unitaria di conquistare il rinnovo del contratto.
La vostra non è solo la giusta lotta dei lavoratori di un settore, di una Categoria, ma ha un forte significato generale.
Voi scioperate per il vostro Contratto ed anche per dare una risposta positiva alla crisi che ormai da sei anni sta colpendo, più duramente che altrove, l’Italia.
Restate uniti, siate determinati, sostenete il sindacato confederale, abbiate fiducia, perché voi avete ragione.
CGIL CISL UIL sono con voi ed insieme dobbiamo andare avanti nell’interesse di chi lavora e per il futuro del nostro Paese. 
 
13 dicembre 2013

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