CGIL LOMBARDIA: NO ALLA “GRANDE ALER” CHE ACCENTRA I POTERI, CANCELLA IL SISTEMA E NEGA L’AUTONOMIA AI TERRITORI.

DICHIARAZIONE DI GIACINTO BOTTI, DELLA SEGRETERIA DELLA CGIL LOMBARDIA. 

Ieri mattina, nel corso della riunione del Consiglio regionale, la CGIL Lombardia, il SUNIA, lo SPI CGIL, la FUNZIONE PUBBLICA e la FILLEA CGIL, hanno manifestato sotto al Pirellone, in Piazza Duca D’Aosta, formulando un’articolata elaborazione di proposte.
“Noi chiediamo una legge regionale di riordino e di riforma delle ALER - dice Giacinto Botti della Segreteria della CGIL Lombardia e responsabile delle politiche abitative - che porti ad una riduzione dei costi di gestione e del numero dei dirigenti, e ad una semplificazione della struttura ALER anche con eventuali accorpamenti, garantendo però un maggiore protagonismo territoriale.
Siamo perciò fermamente contrari all’idea emersa della costituzione di una “grande ALER” come un’agenzia unica centralizzata, e pensiamo che il futuro progetto di riforma annunciato nella mozione approvata al termine della seduta del Consiglio regionale di ieri, debba andare in questa direzione.
E’ un fatto positivo che l’emergenza casa sia rientrata nell’attenzione e nella sensibilità della politica e del Consiglio regionale, perché anche in Lombardia il diritto alla casa è un problema sociale dirompente, irresponsabilmente rimosso in questi anni. Gli alti costi dell’abitare incidono soprattutto sulle fasce più deboli della popolazione, a partire dai pensionati, i disoccupati, famiglie numerose e monoreddito.
La casa è un bene essenziale e un diritto di cittadinanza, e siamo convinti che debba essere affrontato nella sua complessità, attraverso una politica abitativa programmata e una politica industriale dell’edilizia che garantiscano risorse e favoriscano gli investimenti, insieme alla difesa dell’integrità del territorio”.

In Lombardia sono oltre 4.500 gli sfratti eseguiti, 13.000 i provvedimenti in corso, e oltre 55.000 domande di alloggi di edilizia residenziale a fronte di disponibilità minime, mentre sono pesanti i tagli apportati al Fondo sociale affitto.

“Ma nell’idea del Presidente Maroni, prosegue Botti, il sistema ALER non viene riorganizzato e riformato, bensì cancellato, trasferendo e accentrando funzioni e poteri nelle mani della Giunta e del suo Presidente, a discapito delle competenze e dei territori, sul modello delle ASL.

Si mette così in discussione il ruolo gestionale e la funzione sociale svolti dalle ALER sui territori, come Ente pubblico di natura economica titolare della gestione del patrimonio, dotato di personalità giuridica, di autonomia imprenditoriale, organizzativa e patrimoniale, che opera nell’ambito degli indirizzi stabiliti dal Consiglio regionale. La Regione dovrebbe svolgere una funzione dunque di indirizzo,

segue >1|2
Login
Webmaster CGIL Lombardia: Via Palmanova 22 - 20132 Milano | e-mail: cgil_lombardia@cgil.lombardia.it | telefono 39 02 262541 | fax 39 02 2480944 | CGIL LOMBARDIA Codice Fiscale : 94554190150 Web Privacy Policy e Cookies