IL PRESIDENTE MARONI HA PERSO UNA BUONA OCCASIONE PER DIMOSTRARE CHE IN LOMBARDIA SI COMBATTE SERIAMENTE IL RAZZISMO

La Segreteria della CGIL Lombardia stigmatizza il voto contrario di tutto il centrodestra in Consiglio regionale sulla mozione presentata dal Pd che avrebbe impegnato la Regione a una campagna di comunicazione e di educazione contro il razzismo.
Il fatto è particolarmente grave perché si aggiunge agli insulti razzisti contro il Ministro Cecile Kyenge pronunciati recentemente dal senatore Calderoli.
La CGIL, nell’esprimere la propria solidarietà al Ministro, aveva definito quello di Calderoli “un atto inqualificabile di razzismo ed inciviltà politica e personale, che rende incompatibile la permanenza di un simile signore nella posizione di vice Presidente del Senato della Repubblica”, e avevamo espresso nei confronti del Presidente Maroni un giudizio di insufficienza perché alle tiepide prese di posizione non è seguita nessuna sanzione, anzi si è fatto finta di nulla e si è scelto di voltare la testa altrove sia da parte della Lega Nord che del Pdl.
Chiedevamo al Presidente Maroni, che è anche il Segretario della Lega Nord, di dire chiaramente da che parte sta: con la barbarie degli insulti razzisti del sen. Calderoli o con la civiltà democratica e con la tradizione di tolleranza ed inclusione della grande maggioranza dei cittadini lombardi.
Purtroppo l’episodio di ieri è una risposta esplicita che Maroni non vuole assumersi la responsabilità di impegnarsi seriamente a combattere il razzismo con una campagna capillare e diffusa di informazione e di educazione.
Cogliamo l’occasione per sottolineare che siamo ancora in attesa della convocazione, richiesta unitariamente da tutti e tre i sindacati confederali regionali, di una riunione da parte dell’Assessore Mantovani sulla questione del pediatra ai minori figli di stranieri irregolari.

Questo silenzio ci preoccupa molto.

Sesto San Giovanni 24 luglio 2013