Comitato Prevenzione Amianto Lombardia

DOPO IL POSITIVO INCONTRO CON UMBERTO AMBROSOLI, IL CO.P.A.L RINNOVA L’INVITO A TUTTI I CANDIDATI ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA AD IMPEGNARSI PER ELIMINARE L’AMIANTO.

OLTRE DUE MILIONI E MEZZO DI TONNELLATE NELLA NOSTRA REGIONE, DOVE SI CONCENTRA IL 37% DELL’AMIANTO PRESENTE IN ITALIA. NESSUNA DISCARICA E’ ANCORA IN FUNZIONE.

La campagna elettorale, forse troppo concentrata sul livello nazionale, rischia di far perdere di vista ai candidati le grosse questioni presenti sul territorio lombardo. Nell'elenco c'è sicuramente il problema amianto.
E’ per questo che Co.P.A.L (Comitato Prevenzione Amianto Lombardia - www.copal-amianto.it) ha chiesto ai candidati alla Presidenza della Regione Lombardia cosa intendono fare per eliminare l’enorme quantità di amianto (3 milioni di metri cubi solo sui tetti) ancora presente nella nostra regione: basti pensare alla recentissima chiusura di un cantiere a Brescia per il ritrovamento della fibra killer.
Si tratta di questioni molto importanti, legate alla salute e alla sicurezza non solo dei lavoratori e delle lavoratrici ancora esposti ed ex esposti, ma dell'intera popolazione regionale: insomma una vera e propria emergenza che vedrà il picco di morti per mesotelioma fra il 2015 e il 2020!
A distanza di settimane dalla richiesta di incontro, solo il candidato Umberto Ambrosoli ha accettato l'invito, e si è confrontato con una rappresentanza di Co.P.A.L. guidata dal suo Presidente Antonio Pizzinato, impegnandosi, nel caso di una sua elezione a Presidente della Regione, ad attivare subito uno “sportello amianto” per conoscere, prevenire ed informare sul rischio, e a rafforzare e rilanciare la sorveglianza sanitaria attraverso tutti gli strumenti possibili.
Non si tratta di una scoperta avvenuta in tempo elettorale ma di problemi datati: l'enorme quantità di amianto presente in Lombardia non è un fatto estemporaneo, la sua consistenza è assodata e certificata oltre che dagli ultimi studi sulle patologie asbesto-correlate condotti dal Ministero della Sanità, anche dai telerilevamenti effettuati da ARPA Lombardia.
Ma le giunte Formigoni non sono intervenute in modo efficace e anzi, alla fine dello scorso anno, nell’approvazione del bilancio, sono stati bocciati i finanziamenti proposti attraverso un emendamento per attuare la legge regionale sull’amianto.
L’impegno assunto da Ambrosoli e stato considerato dunque positivamente da Co.P.A.L., che da tempo sta evidenziando il pericolo, e ha chiesto, anche con la conferenza regionale dello scorso anno, che si avviino le bonifiche e si stanzino i necessari finanziamenti, si proceda allo smaltimento dei materiali contenenti la pericolosa fibra e si elabori un serio e puntuale programma di sorveglianza sanitaria e di tutela della salute dei cittadini.
Co.P.A.L. rinnova l’invito ai candidati Presidenti e Consiglieri regionali, ad assumere un impegno per attuare il programma “2020, zero amianto in Lombardia”.
Sesto San Giovanni, 6 febbraio 2013

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